Un fidanzato non serve a nulla
Uno studio americano svela il segreto del successo femminile: avere un harem di uomini
Potrebbe sembrare il classico caso dell'uva amara e della volpe rosicona, ma il concetto per cui "single è meglio" pare sia supportato da una ricerca effettuata nei Campus americani.
Jessica Massa, psicologia ad Harvard, dopo essersi arrovellata il cervello per capire i motivi della sua "singletudine", è giunta alla conclusione che, in fondo, essere priva di un partner ha i suoi vantaggi e "sfigate" ci saranno quelle che da anni chiamano "micetto" sempre lo stesso, noiosissimo, uomo.
Allora, insieme all'amica -single pure lei, ovviamente- ha messo su un sito dal nome evocativo "WTF Is Up With My Love Life?!", (dove "WTF" sta per “what the fuck”), per raccogliere le esperienze trasgressive e irriverenti delle donne di New York che ad accasarsi non ci pensano proprio e nel libro "The Gaggle", Il Gruppo, ha racchiuso le testimonianze degli scapoloni impenitenti tra i ventidue ai trentacinque anni.
Il risultato è che il "dating" (ovvero la prassi del primo appuntamento, della cena romantica con tanto di fiori, smancerie e bla bla bla...) è morto. Ogni ragazza deve essere brava a costituirsi un piccolo harem composto da tanti uomini per quante sono le circostanze della vita quotidiana, dalla spalla buona per piangerci su all’amico che ti porta a ballare, passando per l'imprenscindibile "fuck buddy" (il compagno di sesso). La psicologa giura che in questo modo si aumenta l’autostima e si scoprono diverse parti di sè, per capire alla fine quello che veramente si vuole.
Basta con la monogamia e vai con "l'hook up",dunque, cioè con l'abitudine di "agganciare" su Facebook quanti più maschi possibile, uscirci per un drink, conoscersi un tantino, infrattarsi e divertirsi. Parola d'ordine: casualità, ambiguità e assenza di coinvolgimento emotivo.
Le giovani donne americane stanno imparando bene a controllare le emozioni proprio come i coetanei maschi, che ormai sembrano in cammino verso una lenta decadenza della virilità anche per il successo che raggiungono le donne in carriera.
È una tesi coraggiosa quella secondo cui oggi il progresso femminista dipenda in larga misura dalla cultura dell’hook up, "ma le ragazze moderne sono più equipaggiate per le avventure senza impegno e hanno cose più importanti per la testa", sostiene Hanna Rosin, editor della rivista bostoniana The Atlantic, che conclude affermando, addirittura, che avere una relazione fissa che le spinga a sistemarsi sarebbe l’equivalente di una gravidanza indesiderata per le nostre nonne.
"Girls just want to have fun", cantava Cindy Lauper nel lontano 1979. Quando dici, le canzoni senza tempo....