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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Sesso e Mondiali: ecco le squadre che appendono l’eros ‘al chiodo’

Totale castità per Messico e Germania, moderata ‘trasgressione’ per Australia e Italia, ‘free love’ per russi e colombiani: queste le regole impartite ai calciatori durante Brasile 2014

Benché la corrispondenza tra la carenza di testosterone e l’eventuale fiacchezza fisica non sia scientificamente appurata, alcuni allenatori delle squadre in trasferta in Brasile per il campionato del mondo di calcio conservano la granitica convinzione che la completa castità sessuale dei giocatori migliori la produttività delle performance in campo. 

E proprio per sondare il livello di astinenza a cui i vari commissari tecnici e personale sportivo hanno sottoposto i rispettivi atleti, il sito Screemer ha stilato una sorta di classifica, dai più ‘illibati’ a quelli più libertini, dei team che, durante il ritiro, il sesso se lo possono solo sognare…. E forse nemmeno.  

- Assoluta (o quasi) castità per il Messico, dove il tecnico Miguel Herrera, in virtù dei trascorsi precedenti con party a base di alcol e prostitute, ha preferito imporre il pesante diktat per l’intera durata del torneo, insieme al divieto di alcolici e di carne rossa. Anche la Spagna faceva parte (il tempo passato è d’obbligo, visto la prematura uscita dalla competizione) del girone dei casti (fidanzate e partner ammesse solo nei giorni di riposo) e pure il Cile (niente partner in hotel), la Bosnia Herzegovina (“Possono masturbarsi se desiderano”, ha detto il ct Safet Susic), il Ghana, la Corea del Sud (“Dovranno vivere un periodo ascetico” ha dichiarato un dirigente) e la Germania sono costretti alla totale illibatezza. 

- Sesso sì, ma con moderazione per i brasiliani, ai quali l’allenatore Felipe Scolari ha solo chiesto che rimangano entro i limiti della ‘normalità’ evitando “performance acrobatiche”. Nessun problema neppure per l’Australia, l’Uruguay, l’Inghilterra (anche se fidanzate e mogli non sono state ammesse al seguito e, se hanno raggiunto il Brasile autonomamente, potranno stare con i giocatori solo in certi giorni), la Francia e pure agli italiani è stato lasciato un qualche margine di autonomia decisionale, visto che, per la prima volta, sono insieme alle proprie partner addirittura nella stessa sede di Mangaratiba per quanto vi siano delle zone da rispettare all’interno del villaggio. Chiudono il plotone dei (semi)libertini la Nigeria (ma solo con le mogli), la Croazia e gli Stati Uniti.

- Sesso a volontà per i colombiani (“Free love” ha chiesto l’illuminato Carlos Valderrama), l’Honduras, l’Argentina, la Russia e tutte le nazionali rimanenti: dal Cameroon all’Olanda passando per Grecia, Costa Rica, Ecuador, Costa d’Avorio, Giappone, Iran, Portogallo, Algeria e Belgio, ai calciatori non è stato per nulla impedito di sollazzarsi con compagne e mogli, probabilmente perché seguaci della teoria opposta che un po’ di sana attività sessuale non possa che farli ruggire anche in campo.

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