Quando si tratta di sesso, pare proprio che la tendenza a sparare grosse fandonie su rutilanti prodezze o inesistenti timidezze sia un must degli amanti risoluti che, più o meno sfacciatamente, sono soliti raccontare le abitudini che albergano nell'intimità della camera da letto. 

Il sito 'Daily Mail' ha voluto stilare una curiosa classifica delle bugie più in voga dette da chi, vuoi per proteggere i sentimenti del partner, vuoi per rendere la propria vita sessuale più interessante di quanto in realtà non sia, mente sapendo di mentire, e con la consulenza della sessuologa Tracey Cox ha tracciato i profili di questa folta schiera di bugiardi 'a luci rosse'.

1- 'Il sesso fra di noi è eccitante come lo era all'inzio'.  Detta con l'intento di salvaguardare i sentimenti del partner e, quindi, il rapporto, "per quante cose nuove sperimentiate a letto, fate sempre sesso con la stessa persona e il vostro cervello e il vostro corpo lo sanno" avverte la Cox che aggiunge come spesso siano proprio le coppie più affiatate ad avere un calo del desiderio.

2- 'Ho avuto l'orgasmo insieme a te'. L'orgasmo simultaneo è un evento quantomai raro, soprattutto perché le donne ci mettono molto più tempo degli uomini a raggiungere il culmine del piacere. 

3- 'Facciamo sesso in continuazione'. Col passare degli anni quest'affermazione perde di credibilità. Un vasto studio del 2012 (la National Survey of Attitudes and Lifestyle) ha evidenziato che le coppie sposate fanno sesso, di media, meno di una volta alla settimana, dato molto lontano dalle 2,5 volte a settimana sbandierate da quanti vogliono invece far credere di avere una vita sessualmente appagante.

4- 'È ovvio che non parlo dei nostri problemi sessuali con qualcun altro'. Un recente sondaggio americano ha chiarito che  il 63% degli intervistati ha ammesso di aver confidato ad una terza persona un problema avuto durante una relazione a lungo termine, mentre il 73% ha rivelato di essere stato a sua volta il confidente sessuale/sentimentale di qualcun altro. 

5- 'Non ho mai finto l'orgasmo'. Quando la frase arriva da una donna, allora è quasi sicuramente una bugia, perchè queste ultime arrivano all'orgasmo solo nel 25% dei casi, anche se il 60% preferisce mentire regolarmente sull'argomento (e l'80% lo ha fatto almeno una volta). Il desiderio di non ferire il partner, la paura di ammettere di non essere sessualmente "perfette", la voglia di essere fuori controllo e la certezza di concludere l'atto sessuale sono i motivi che spingono a mentire.

6- 'Non ho mai guardato un porno'. Che la maggioranza degli uomini guardi o abbia guardato del materiale pornografico non è certo una sorpresa, come confermano del resto numerose ricerche al riguardo. Ma da queste stesse ricerche è pure emerso che anche le donne sono avvezze a tale pratica erotica, col 55% che ammette di ricorrervi una volta al mese e il 40% settimanalmente, mentre il 96% rivela di averlo fatto in compagnia del partner almeno una volta. 

7- 'Non mi masturbo'. Se negli anni Cinquanta la percentuale degli uomini che ammetteva di dedicarsi all'autoerotismo era addirittura del 92% (paragonata al 58% delle donne), nel 2010 una ricerca condotta presso l'Università dell'Indiana ha invece ravvicinato le distanze percentuali, attestandole sul 68,6% per i maschi e sul 51,7% per l'altra metà del cielo.

8- 'Non ho un vibratore'. Anche qui c'è un sondaggio pronto a confutare la dichiarazione che attesta un 52% delle donne britanniche usare regolarmente un vibratore,  un 80%  possederne uno e un 40% usarlo nel fare sesso col partner. 

9- 'Penso sempre e solo a te quando facciamo sesso' dicono in motli, peccato però che il 96% degli uomini britannici e il 90% delle loro connazionali ammetta di avere delle fantasie sessuali attorno ad una persona diversa dal partner abituale. 

10- 'Io single faccio più sesso di chi è sposato'. Come dimostrato da un indagine su quasi 6mila persone fra i 14 e i 94 anni, il 61% dei single ha confessato di non aver fatto sesso per un anno intero, a differenza del 18% delle persone sposate, mentre solo il 5% del campione "non accompagnato" di età compresa fra i 25 e i 59 anni ha ammesso di aver avuto due o tre rapporti settimanali rispetto al 25% di quello "accompagnato".