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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Sesso gratis alle donne che vogliono figli: la doppia vita di un 'donatore di seme'

Cresce il numero di coloro che si rivolgono a uomini che su Internet offrono rapporti sessuali finalizzati alla procreazione, come Joe, che tiene celata la sua identità per non essere scoperto dalla moglie: sarebbe già padre di almeno 30 figli

Sposato, tre figli adolescenti e una carriera di successo come imprenditore nell'ambito di Internet: una vita apparentemente normale quella di 'Joe', se non fosse per la sua attività parallela di 'donatore gratuito di sperma' che lo porta appena possibile ad andare in giro per fare sesso in gran segreto con le donne che vogliano avere un figlio.

L'uomo - che si fa chiamare Joe per non rivelare la sua vera identità e farsi scoprire da sua moglie - conduce una vita 'sdoppiata' tra il ruolo di un normale padre di famiglia e quello di 'benefattore' verso coloro che, non avendo un partner, vogliano comunque un figlio in maniera naturale e in sette anni di 'carriera', lui stesso stima di aver procreato oltre 30 bambini.

Joe, tuttavia, è solo un tassello di un trend in crescita che vede sempre più donne con problemi nel restare incinte cercare delle alternative alle costose e tradizionali banche del seme e proprio i donatori che offrono i loro servizi in rete gratuitamente vengono contattati nella convinzione che avere rapporti sessuali sia il metodo più efficace per concepire.  

Dopo l'incontro on-line e una valutazione della situazione, Joe ha raccontato a ABC News 20/20 di provvedere spesso a spedire il suo sperma per una classica fecondazione artificiale oppure di organizzarsi per incontrare l'interessata e donarle il seme direttamente tramite un rapporto sessuale e più di 100 sarebbero gli incontri deputati a questo scopo, per quanto sostenga di essere selettivo: "Non accetto rapporti sessuali quando non c'è possibilità di gravidanza" ha dichiarato, senza però spiegare esattamente come faccia a distinguere un caso dall'altro.

Confermando che la moglie e i figli sono all'oscuro di tutto, Joe ha confidato di stare realizzando i suoi sogni attraverso questo particolare 'lavoro': "Da un lato, ho una vita normale da Clark Kent, dall'altro una da Superman. Molta gente sogna di avere milioni di dollari in banca, altri come me, invece desiderano avere decine di bambini. In questo modo posso avere quanti figli voglio, senza chiedere a una donna sola di dare alla luce 30 bambini: quella sarebbe una cosa irragionevole". A chi gli ha chiesto quando si fermerà e qual è il suo obiettivo, l'uomo ha risposto: "L'Organizzazione mondiale della sanità ha detto che posso arrivare fino a 2.500, ma non credo che accadrà nella mia vita. Gli altri donatori che conosco hanno intorno ai 100 figli".  

A conferma del fatto che Joe non sia un caso sporadico nella giungla delle inseminazioni 'sotto banco', c'è la storia di un altro donatore di sperma che ha anche accettato di essere identificato: si tratta di Kyle Gordy, un 23enne di Los Angeles attualmente laureando in contabilità, che ha raccontato di non essere in cerca di rapporti sessuali, ma di voler semplicemente aiutare ad avere un bambino.

"Io non mi drogo, non fumo, non bevo e non prendo caffè. Mangio solo cibo che fa bene allo sperma: grano, riso integrale, frutta e verdura" ha detto Gordy a ABC News, magnificando il suo albero genealogico e i suoi geni - "Entrambi i miei fratelli sono ingegneri. Mio nonno era uno scienziato", ha tenuto a specificare - e sulla sua pagina di Facebook in cui si pubblicizza come donatore di sperma, ha anche pubblicato le immagini di se stesso adesso e quelle di quando era bambino insieme al suo quoziente d'intelligenza.  

Fino a oggi, Gordy ha generato un figlio e ora spera di aiutare la 44enne Serena che si è rivolta a lui per essere inseminata naturalmente: "Ho sempre desiderato un figlio, fin da quando ero una bambina. Poi, però, spesso la carriera prende il sopravvento e ci si ritrova all'improvviso a 40 anni senza aver combinato nulla" ha detto la donna che non era in grado di affrontare i costi delle banche dello sperma, "visto che si arriva a mille dollari per un flaconcino".

Dopo aver cercato una soluzione su internet, ha deciso così di affidarsi a un donatore di sperma gratuito e alla fecondazione naturale: "Ho capito che forse non c'è un'altra alternativa per me, il mio orologio biologico mi avverte ogni giorno con maggiore insistenza che se voglio avere un figlio il tempo stringe" ha concluso la potenziale mamma che spera di riuscire a coronare il suo sogno proprio grazie al 'buon cuore' di Gordy.

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