Sesso al primo appuntamento: favorevoli o contrari?
Difficile stabilire qual è il comportamento giusto per la fatidica prima volta, e fino a che punto è conveniente spingersi. Però i calcoli in questi casi servono a poco
Già i preparativi non sono una cosa semplice. Dalla scelta dell’outfit al trucco e parrucco, fino al pensare agli argomenti di conversazione nonchè al decidere cosa rivelare di noi e della nostra vita.
Il primo appuntamento è un’occasione magica e irripetibile, che scatena però anche grandi ansie, a maggior ragione se il “lui” in questione ci intriga ed interessa veramente.
Inutile appellarsi alla calma, al buon senso e ad un sensato “piazza pulita” di aspettative, perché le aspettative ci sono eccome, così come i sogni ad occhi aperti del genere: “Che sia proprio l’uomo giusto?”.
A volte, il destino gioca brutti scherzi, e la colorata bolla di sapone si sgonfia mestamente: la conversazione è banale, l’aspetto di lui meno fascinoso di quanto ricordavamo, l’andamento della serata fiacco: alla fine, lasciarsi è quasi un sollievo. Si deve solo fare i conti con l’amarezza del dopo-appuntamento, e con la triste constatazione che l’uomo giusto deve ancora arrivare (ammesso che esista, ahimè!).
E quando invece le cose vanno diversamente? Già, perchè succede anche che la magia regni sovrana, che l’intesa sia perfetta e l’attrazione reciproca al mille per cento! Nessun problema, allora? Niente affatto, anzi, i problemi cominciano proprio ora, o meglio, comincia “il” problema: sesso subito oppure no?
Su questo fronte, vero e proprio dilemma che attanaglia prima o poi tutte le donne, sappiamo bene che esistono due fazioni, agguerrite e in contrasto tra loro almeno quanto guelfi e ghibellini, oppure York e Lancaster nella Guerra delle Due Rose. Anzi, al confronto dei partiti del “sesso subito” o del “mai la prima volta”, loro erano proprio degli amiconi.
Coloro che sostengono sia un grave errore salire nella tana del leone al primo appuntamento, oppure invitare il leone in questione a bere un drink a casa nostra, adducono ragioni bieche, del tipo che lui penserebbe di aver a che fare con una donna facile, del tipo "usa e getta", oppure che ”tenerlo sulla corda” e rendere difficoltosa la conquista attizza l’interesse maschile e via di questo passo.
A onor del vero, a favore del "non la prima volta" esistono anche motivazioni dettate da comune buon senso ed amor proprio. Prima di buttarsi in un’avventura che di sicuro coinvolge emotivamente e affettivamente, prudenza vuole che si conosca meglio il partner e si saggi adeguatamente la reciproca compatibilità, sesso a parte, perché poi la marcia indietro – lo sappiamo tutte – per un uomo è una passeggiata, ma per una donna è sempre dolorosa e spesso imbarazzante.
Quanto alle motivazioni del partito del “sesso subito”, le ragioni si sprecano, e tutte all’insegna del “carpe diem” e del “donne, prendiamoci quello che vogliamo!”.
Perché mai aspettare se il desiderio incalza, l’attrazione reciproca si tocca con un dito e l’occasione è lì, a portata di mano, bell’e pronta? Se poi il boy è così sciocco e conformista da disprezzare una donna indipendente e spregiudicata, peggio per lui, uno così è meglio perderlo che trovarlo. E intanto, noi ci siamo godute la nostra notte di sesso, in barba ai benpensanti: domani è un altro giorno, diceva Rossella!
A questo punto, direte voi, allora cosa si fa? Mai come in questo caso, non esiste la risposta “giusta” e, soprattutto, non esiste il modo sicuro per non correre il rischio di soffrire e di rimpiangere la decisione presa.
Un inciso: perché i maschietti devono essere esentati da simili dubbi e possono fare esattamente quello che vogliono senza paura di essere giudicati? Ma questo è un discorso che porterebbe lontano, meglio lasciar perdere
Comunque, un consiglio è sicuramente valido: mai fare qualcosa controvoglia, solo perché si è condizionate dal parere di altri. Mai affrettare i tempi, se non ci sentiamo pronte per passare alla conoscenza biblica, ma neanche dilazionare il sesso per una mera questione di “tattica”: questi sì che sono di sicuro comportamenti fallimentari!
Per non sbagliare, l’unica strada è, per dirla alla Susanna Tamaro, andare là dove ci porta il cuore, e se vicino al cuore ci mettiamo anche un briciolo di cervello...ancora meglio!
