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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Sindrome da burnout, quando lo stress da lavoro ci "brucia" la vita

E' una tipica condizione di stress che si verifica sul posto di lavoro e comporta conseguenze personali e sociali molto pesanti. Ecco come affrontarla

Potrebbe esservi capitato di sentirvi davvero stravolti dagli impegni di lavoro, stanchi, distrutti e incapaci di reagire. Di ritrovarvi così all'improvviso, senza sapere da quanto. Di non sapere come uscirne. Si tratta della sindrome da burnout (sindrome da stress lavorativo cronico, o da stress lavoro-correlato), letteralmente “bruciato”, “esaurito”, e si verifica in quei soggetti in cui lo stress lavorativo cronico brucia appunto ogni altra risorsa personale. Come indica il sito Harmonia Mentis, questa condizione è stata descritta in letteratura scientifica fin dagli anni settanta del secolo scorso. Inizialmente si registrava tra gli operatori sanitari e in seguito nel gruppo più ampio di tutti i professionisti che in senso allargato “si occupano della gente” (helping professions): i lavoratori del sociale (assistenti sociali, educatori, volontari, etc.) e gli insegnanti.

Come si manifesta il burnout

Sono tre i modi in cui la sindrome si manifesta: 

  • sensazione di mancanza di energia o esaurimento 
  • distacco mentale sempre più accentuato dal proprio lavoro, o sensazione di negatività o cinismo nei confronti del proprio lavoro
  • ridotta efficacia professionale.

Non bisogna sottovalutare gli effetti della sindrome da burnout, che risulta essere un disturbo molto diffuso: le ripercussioni sulla salute e sulla produttività di qualsiasi sistema organizzativo di servizi alla persona può infatti causare molti danni alla società. Nel 2019 l’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) ha finalmente riconosciuto questa sindrome come un fenomeno relativo al sistema occupazionale e non come una condizione medica. Il dibattito in materia durava da decenni. L’OMS ha anche precisato che il concetto di burnout si riferisce in modo specifico al contesto lavorativo e non va applicato in altri contesti, come ad esempio quello familiare, sebbene oggi si parli anche di sindrome da burnout per le madri di famiglia.

Perché si finisce in "burnout"

Negli Stati Uniti la Mayo Foundation for Medical Education and Research (MFMER), una istituzione attenta ai temi della salute pubblica, ha prodotto un documento per mettere in chiaro quali sono i fattori che possono portare allo stress sul posto di lavoro. Questi fattori sono:

  • Mancanza di controllo. In molti casi le persone con sindrome da Burnout lamentano di non avere voce in capitolo nelle decisioni che influenzano il loro lavoro, o di non avere le risorse sufficienti a svolgere i loro compiti.
  • Aspettative di lavoro poco chiare. Quando il grado di autorità di un lavoratore sugli altri o le attese da parte dei propri superiori non sono definite, si può incorrere in questo disturbo.
  • Relazioni disfunzionali tra colleghi. Altro fattore determinante per l’accumulo di stress nelle ore di lavoro può dipendere dal difficile rapporto col capufficio o con i colleghi.    
  • Picchi di attività. Quando viene richiesta una concentrazione costante per far fronte a situazioni lavorative monotone o caotiche e si lavora sempre in emergenza, stress e burnout sono molto probabili.
  • Mancanza di reti sociali. I soggetti più rischio di burnout sono quelli più isolati, che non godono di una rete di sostegno parentale o amicale, sia sul luogo di lavoro, sia nella vita privata.   
  • Mancanza di equilibrio tra lavoro e vita privata. Spesso il burnout si manifesta in persone che dedicano al lavoro un tempo molto dilatato, che taglia le energie da dedicare alla famiglia, al tempo libero e agli interessi personali.

Conseguenze della sindrome da burnout

Cosa succede alla persona che va incontro a questo problema? Gli esperti della Mayo Foundation hanno catalogato questi sintomi per la sidrome di burnout:

  • senso di fatica
  • insonnia
  • tristezza
  • rabbia
  • irritabilità.

Come si cerca di compensare la sindrome di burnout? ecco cosa si è registrato: 

  • abuso di alcool
  • abuso di sostanze stupefacenti.
  • assenteismo sul luogo di lavoro
  • deterioramento della prestazione lavorativa, 
  • la richiesta di trasferimento 
  • abbandono volontario del posto di lavoro 

Se non curato, il burnout può essere un fattore di rischio per l’insorgenza di diversi disturbi fisici o addirittura patologie, quali: 

  • ipertensione
  • malattie cardiache
  • diabete di tipo 2.

Come curare il burnout

Ancora gli studiosi della Mayo Foundation hanno definito anche alcuni consigli su come affrontare questo tipo di disturbo: prendersi cura si sé e alla base di tutto il percorso di recupero.

  1. Valutare se ci sono margini di miglioramento della situazione lavorativa, discutendo delle proprie preoccupazioni con i superiori o il supervisore: parlando forse si possono trovare delle insperate soluzioni.
  2. Cercare aiuto tra colleghi, amici o familiari, che possono offrire sostegno per affrontare la situazione.
  3. Trovare un tempo per praticare attività rilassanti. 
  4. Fare esercizio fisico regolare 
  5. Cercare di dormire e di ritrovare il benessere psicofisico

In casi di sindrome da burnout molto avanzata è indispensabile l’aiuto di uno psicoterapeuta che saprà guidare la persona nel percorso da intraprendere. 

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