91enne sposa badante di 28 anni e chiede il divorzio: "Aiuto, dopo una settimana è già un incubo"
A Roma, l'anziano sposo si reca ogni giorno in municipio per chiedere agli impiegati di stracciare le carte del matrimonio che si è rivelato un tranello
"Vi prego, stracciate le carte del mio matrimonio": questo è quanto si sentono implorare ogni giorno gli impiegati del V municipio di Roma da un anziano di 91 anni, sposato da appena sei giorni con la sua badante di 28 anni.
Giuseppe voleva trascorrere gli ultimi anni della sua esistenza coccolato dall'affetto di Eva, che gli aveva dimostrato tenerezza e dedizione durante un precedente periodo di accudimento.
Dedice allora di sposarla, di renderla compagna diletta anche agli occhi della legge, ma la delusione non tarda ad arrivare e, stando al racconto dell'uomo, già al banchetto di nozze la neo sposa si è rivelata un'arcigna arrivista che l'aveva ingannato senza pietà: durante il pranzo gli avrebbe rivolto sputi e insulti e nessuna dolcezza, neanche la torta nuziale, sostituita dalle risatine acide e irriverenti sue e del feroce parentado.
Da allora, ogni giorno è un incubo e ogni mattina con passo affaticato e stanco Giuseppe si reca in Municipio, carte in mano, implorando gli impiegati comunali di stracciarle e restituirgli la serenità: “Ho capito troppo tardi di avere sbagliato, ma voglio rimediare subito”, prova a far capire tremante, “Per avere il divorzio ci vuole tempo e io non so quanto ne ho”.
L'uomo, anziano e solo, si era illuso di aver trovato in Eva un rifugio dalla sua solitudine e dalla paura della morte: “Ho deciso di sposarla perché volevo vivere con lei il tempo che mi resta, so bene che non può essere innamorata di me, però credevo che mi potesse regalare un po' di affetto”, confessa atterrito. Prima di sposare Giuseppe, Eva, a quanto pare, era dolce e affettuosa; si prendeva cura dell'anziano signore per cui lavorava e gli era stata di conforto. L'uomo si era lasciato abbindolare dalle cure della cara badante e credeva di poterle ricambiare sposandola e assicurandole un futuro.
Una storia che ha profondamente colpito gli impiegati del V municipio, fortemente preoccupati per l'uomo, visibilmente sofferente e spaventato, motivo per cui hanno presentato una denuncia ai carabinieri di Tor Pignattara.
