Sesso: gli sposati lo fanno meglio e di più

Gli impenitenti casanova e le inappagabili single riconsiderino la loro posizione di vivace indipendenza affettiva, perché il sesso migliore non lo fanno certo loro, ma gli ammogliati e le consorti che vantano un cerchio dorato attorno al dito. 

Recenti studi accademici sono giunti alla conclusione che l'attività sessuale sarebbe nettamente migliore per coloro che hanno una partner fissa, moglie o compagna che sia, dato che conferma l’assunto secondo cui i single hanno la tendenza a sperimentare depressione e ansietà dopo aver fatto sesso occasionale. Inoltre, dal confronto con chi vive una relazione stabile, salta fuori che i single hanno tendenzialmente meno autostima, sono meno soddisfatti della loro vita e meno felici.

Paul Hokemeyer, ricercatore e terapista di coppia, sostiene che "quando un uomo conquista una donna, le soddisfazioni principali riguardano il proprio ego e il momento dell'orgasmo. È una cosa intensa ed elettrizzante, sul momento. Spesso però c'è un seguito di tipo depressivo, legato alla sensazione di essere stati usati e di sentirsi svuotati". Se la relazione è stabile, dunque, gli uomini hanno maggiori occasioni di soddisfare le proprie fantasie erotiche, non tanto per una maggiore disponibilità della partner, ma perché alcune richieste proprio non vengono fatte nell'incontro di una notte.

In fin dei conti, anche i numeri parlano chiaro: i dati raccolti dal Centro di Salute Sessuale dell'Università dell'Indiana dicono che meno del 5% dei single fra i 25 e i 59 anni fa sesso 2-3 volte la settimana, contro il 25% degli sposati e che quasi la metà degli scapoli tra i 25 e i 29 anni non ha avuto incontri sessuali nel corso dell'anno precedente al test.

Insomma, al di là di ogni sentimentalismo, pare proprio che andare a letto sempre con la stessa persona sia ben più proficuo del saltare frequentemente di palo in frasca.