La guerra tra religioni continua a mietere vittime. Una tragica faida degna di quella quella tra Montecchi e Capuleti si è scatenata in un villaggio dello stato del Bihar, nel nord dell'India, a causa di una storia d'amore tra due ragazzi, lui indu, lei musulmana. 

Alla scoperta del corpo del ragazzo indu, che sarebbe stato ucciso dalla famiglia della ragazza musulmana contraria alla relazione tra i due, è scoppiata una vera faida. La polizia ha arrestato nove persone dopo che la folla ha dato fuoco a una casa e bruciato vive tre persone di religione musulmana. Gli agenti in tenuta anti-sommossa pattugliano il villaggio dove è avvenuta la strage, mentre restano alte le tensioni tra maggioranza indu e le comunità musulmane.

"Abbiamo identificato gli assalitori e nove accusati sono stati arrestati - ha fatto sapere Paras Nath, ispettore di polizia del distretto di Muzaffarpur - Stiamo dando la caccia agli altri. Tre persone sono state bruciate vive. E' stato arrestato anche il presunto omicida del ragazzo". 

Il corpo senza vita del 19enne, Bhartendu Kumar, è stato scoperto sabato nel suo villaggio di Saraiya, a 102 chilometri dalla capitale dello stato Patna, qualche giorno dopo la sua scomparsa. Una folla armata di bastoni e armi da taglio ha assalito la casa di una delle persone sospettata dalla famiglia di Kumar di averlo ucciso. E' stato appiccato il fuoco alla casa, dove sono morte tre persone appartenenti alla comunità musulmana. Altre dieci case sono state danneggiate e 15 veicoli dati alle fiamme nella sommossa, durata quattro ore.

Le coppie di religione diversa in India sono prese di mira dalle loro famiglie e comunità perchè portano "disonore". Gli indu rappresentano l'80% della popolazione indiana, i musulmani il 13,4%.