"Il trio delle cicciotelle sfiora il miracolo olimpico", così il Quotidiano Sportivo aveva commentato il mancato bronzo delle atlete italiane di tiro con l'arco alle Olimpiadi di Rio. Un titolo offensivo che in poche ore ha fatto il giro del mondo, costringendo il direttore Giuseppe Tassi alle scuse riparatorie su Facebook. 

"Mi rivolgo ai lettori che hanno commentato il titolo riportato oggi da Qs, uscito nella prima edizione e poi ribattutto con un più cronachistico 'Le azzurre si fermano sul più bello' - si legge nel post - Mi scuso se quel titolo ha urtato la sensibilità di alcuni nostri lettori ma l'intento di partenza non era né derisorio né discriminante".

Scuse non accettate dai lettori, ma neanche dalla Federazione Italiana di Tiro con l'Arco, che in un comunicato a firma del presidente Mario Scarzella ha sottolineato il cattivo gusto di certe parole, che hanno scatenato la rabbia delle atlete azzurre, Guendalina Sartori, Claudia Mandia e Lucilla Boari, tacciate per il loro peso, e di tutti gli arcieri italiani. A mettere la parola fine alla vicenda ci ha pensato Andrea Riffeser Monti, editore del quotidiano, scusandosi personalmente con il trio azzurro e licenziando Giuseppe Tassi. La polemica, almeno per ora, sembra sepolta.