rotate-mobile
Lunedì, 4 Dicembre 2023

Donne di Kabul: Mary Akrami e il rifugio anti violenza

Così l'attivista parlava in giugno

Roma, 16 ago. (askanews) - Un piccolo ristorante di Kabul, un forno tandoori: le donne che lavoravano qui sono sopravvissute di violenza domestica del rifugio creato da Mary Akrami. Vendute come offerte di pace, scambiate per soldi, abusate.

Queste immagini sono dello scorso giugno. Mentre i talebani prendono il controllo di Kabul, cosa succederà di queste donne, come di tutte le altre della capitale.

In giugno, così parlava Mary Akrami: "Vivere in Afghanistan non è senza rischi. Essere una donna non è facile. Essere una donna attivista è un altro rischio. Lo accetto".

"La violenza non succede solo in Afghanistan, succede in tutto il mondo. Ma qui in Afghanistan a causa della guerra, le vittime sono soprattutto le donne".

"La guerra in Afghanistan non è una guerra interna, è la guerra dei poteri a livello internazionale e regionale. Noi come afgani abbiamo pagato un prezzo immenso e ora pagheremo un prezzo immenso per la pace".

"Anche gli uomini sotto i talebani non avevano accesso ai loro diritti. Se vengono con la forza, la domanda è per la comunità internazionale: siete contenti di quello che avete fatto in questi vent'anni in Afghanistan?"

Video popolari

Donne di Kabul: Mary Akrami e il rifugio anti violenza

Today è in caricamento