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Venerdì, 19 Aprile 2024
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La vittoria solidale di Naomi Osaka agli Us Open: 7 partite e 7 mascherine per le vittime del razzismo

All'indomani del Black Lives Matter la 22enne trionfa a Flushing Meadows indossando per ogni match una mascherina col nome dei neri uccisi brutalmente dalla polizia

Una vittoria all'insegna della solidarietà. Naomi Osaka trionfa agli Us Open dopo aver indossato per ogni partita una mascherina col nome dei neri uccisi brutalmente dalla polizia. Sette mascherine, sette uomini: Breonna Taylor, Elijah McClain, Ahmaud Arbery, Trayvon Martin, George Floyd, Philando Castile, Tamir Rice. "Parlarne, e non smettere più di farlo" è l'obiettivo declamato dalla regina-bis dell'Open degli Stati Uniti, che ha festeggiato con indosso la maglia di Kobe Bryant: "Sto cercando di essere la persona che lui voleva che io diventassi". 

Una celebrazione della diversità contro il razzismo, quella di Osaka, figlia di una giapponese (Tamaki) e di un haitiano (Leonard), all'indomani delle manifestazioni del Black Live Matters. Le famiglie delle vittime l'hanno ringraziata pubblicamente. E a loro ha fatto eco la fierezza del nonno Tetsuo: "È molto coraggiosa, sono tanto orgoglioso di lei", ha dichiarato. 

Da sempre in prima linea per le violazioni dei diritti umani, il giorno dopo la sparatoria di Kenosha nella quale un poliziotto ferì gravemente Jacob Blake, Naomi boicottò il torneo di Cincinnati: "Non scendo in campo. Come donna di colore, penso che ci sono questioni più importanti di una partita di tennis che richiedono un’attenzione immediata", spiegò su Twitter. In quel caso l'onda di solidarietà fu inarrestabile arrivando fino a Michelle Obama e Ophrah Winfrey. 

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