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Giovedì, 28 Marzo 2024
maternità

Nient'altro che la verità: il racconto (crudo ma reale) del parto di Paola Turani

Dai reali alla realtà. Da Kate Middleton con piega perfetta all'uscita del St. Mary’s Hospital di Londra dopo aver partorito George alla cannula ancora nel braccio della influencer bergamasca. Come è cambiato il racconto del parto nei media, ormai privo di tabù e ricco di empatia

Un racconto del parto come quello fatto da Paola Turani non si era ancora visto sui social network da parte di vip (o pseudo tali). Se Chiara Ferragni, per dirne una (anzi, per citare la regina della categoria), si è immortalata subito dopo la nascita di Vittoria sì stanca ma con attenzione ad apparire perfettamente truccata, l'influencer da due milioni di follower non bada all'immagine e abbandona completamente il suo lato patinato in favore dell'empatia con le fan. Ed eccola allora su Instagram sfatta e distrutta dal dolore mentre siede a bordo del letto dell'ospedale di Bergamo appoggiata al braccio del Riccardo Serpella che le asciuga il sudore subito dopo la nascita del piccolo Enea.

Sono lontani i tempi in cui le star del cinema e della tv rispondevano alle domande di rito su come avessero fatto a "tornare in forma dopo il parto in tempi record", oggi è di moda l'empatia al posto dei lustrini. La lotta al baluardo dei tabù anziché l'invidia sociale più sfacciata. E non è solo una suggestione, se si pensa che persino Kate Middleton è arrivata ad ammettere quanto sia stato "terrificante" posare in perfetta forma, con perfetta piega ai capelli, perfetti tacchi e abito perfettamente stirato davanti ai flash (e alla clinica  St. Mary’s Hospital di Londra) subito dopo aver dato alla luce il piccolo George: dichiarazioni che hanno spazzato via un rituale che è vera e propria liturgia in terra britannica, quello di sfoggiare il neonato royal baby mentre si dà (anche) sfoggio di una sé che tutto sembra fuorché aver appena partorito. 

Un racconto-verità, tornando a Turani, che comincia alle 18.00 di giovedì "quando mi si sono rotte le acque, con qualche piccola contrazione gestita insieme a Veronica la mia ostetrica", per poi passare alle 20, con "contrazioni sempre più forti e ravvicinate", e la cena. Infine, dalle 22 "il picco del dolore: sul divano sdraiata con Gnomo (uno dei due cani della famiglia, insieme a Nadine, dnr) accanto che mi osservava cercando di respirare assecondando il dolore sono scoppiata in un pianto disperato, intanto Ricky faceva scorte di ghiaccio" e la corsa in ospedale. 

A corredo del post, un rullino di fotografie che mostrano l'ex modella di Intimissimi con i capelli raccolti in un tutt'altro che chic chignon, gli slip contenitivi, la cannula ancora al polso, le lacrime asciugate dall'abbraccio del marito, il viso contratto al dolore e lontanissimo dai lineamenti perfettamente scolpiti dal contouring e dai riflettori a cui siamo abituati sui red carpet. Infine, nell'ultima foto, il frutto di tanto dolore: ecco gli occhioni di Enea, desideratissimo primogenito. 

Il ricordo della notte che le ha cambiato la vita, Paola lo fa nel dettaglio scendendo in particolari tutt'altro che Istagrammabili, almeno secondo l'immaginario comune, ed anzi accrescendo il rapporto di vicinanza coi follower. "Alle 00.10 ero dilatata di 5 cm - scrive - alle 00.20 non c’è stato nemmeno più il tempo di fare l’epidurale perchè ero già di 10 cm e quindi pronta per le spinte! (Io: "Noo! Non funziona così!" E l’epidurale?! Nulla. Non c’è tempo)". Poi la nascita: "E qui la parte più incredibile, una sensazione che ricorderò per tutta la vita con Ricky che gridava (ma io gridavo di più) 'Forza amore! Si vede la testa! Ci sei quasi!' Dopo 35 minuti circa di spinte con sottofondo la canzone Meraviglioso amore mio il primo pianto di Enea e ogni dolore sparito (più o meno)". 

Paola Turani presenta Enea: la prima foto del figlio (uguale a lei) 

Che Paola volesse usare il suo account come una sorta di Instagram-verità è apparso chiaro già dalle ore successive al parto, quando, tra le parole di rito su quanto sia magnificamente bello diventare mamma per la prima volta, ha ammesso la confusione del proprio stato d'animo: "Mi avete chiesto: ma tu Paola come stai? Provata. Nuovi ritmi, nuovo equilubrio, nuovo tutto. Priorità lui. Ed è bellissimo così, ma mi sono un po' annullata", ha risposto a chi le domandava come si sentisse. "Ci vuole tempo per abituarsi ai cambiamenti - ha aggiunto - figuriamoci a questo, al più bel cambiamento della mia vita".

Una cronaca cruda e verosimile che, se vogliamo, è cominciato ancor prima del parto, ed anzi con l'inizio stesso della gravidanza, quando la modella ha confidato in favore di smartphone il dolore dei problemi di infertilità vissuti accanto al marito, sposato due anni e mezzo fa a Brescia. Affinché nulla, ma proprio nulla, sia ancora un tabù, ma tutto sia ragione di riflessione, discussione, condivisione. 

Paola Turani, la confessione dopo il parto: "Giorni non semplici"

In basso, le foto del parto di Paola Turani

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