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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Violenza sulle donne, lo spot della Rai fa infuriare il web: "Questo video è offensivo"

Dal mondo dei social alla politica, tutti uniti per chiedere la rimozione del video realizzato dalla tv pubblica in occasione del 25 novembre, giornata contro il femminicidio. “Ritiratelo: alle bambine insegniamo la ribellione, non la remissione”

Non solo Black Friday. Il 25 novembre è una data che, oltre a suggirere mille e una occasione per fare affari d'oro, ha qualcosa di molto più importante da ricordare visto che, ormai dal 1999, corrisponde alla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.

In queste ore sta circolando sul web un video realizzato dalla Rai (guarda qui il filmato) contro i maltrattamenti di genere ma, in realtà, più che sensibilizzare l'opinione pubblica, l'ha fatta infuriare.

I bambini, veri protagonisti dello spot, parlano del loro futuro e alla domanda:"Cosa diventerete da grandi", ognuno dice la sua. C'è chi risponde rivelando di volere fare il soldato, chi il musicista, chi la stilista e, tra i vari sogni, un destino diverso spetta a una bimba che rivela una dura e cruda realtà: "Quando sarò grande finirò in ospedale perché mio marito mi picchia".  

Quelle parole forti hanno fatto molto rumore tanto che il video, postato sui social, è divenuto subito virale. A scendere in campo, dimostrando il proprio dissenso, sono stati in tanti tra cui Susanna Camusso che ha ritwittato un messaggio che ne chiede la rimozione così come Remigio Del Grosso, vicepresidente del Consiglio degli Utenti dell'Agcom, i Comitati pari opportunità di Fnsi, Usigrai  etc.

Anche l’associazione #nonunadimeno, attraverso una lettera inviata al direttore Rai Monica Maggioni, si batte per il ritiro immediato dello spot: "Cara Presidente Monica Maggioni ci rivolgiamo a lei per chiederle il ritiro dello spot Rai lanciato in occasione del 25 novembre. Questo video è offensivo e dannoso. Utilizza una bambina per dire a lei e alle sue coetanee che le toccherà una delle sorti più dolorose e difficili che possa toccare a una donna. Un destino che le donne in tutto il mondo si battono per vedere scongiurato il più presto possibile".

E ancora si legge: "Il vostro spot dà invece per scontato che almeno una bambina da grande sceglierà un uomo violento per marito, che non saprà mettersi in salvo per tempo né chiedere aiuto, che non potrà scegliere la sua vita e il suo destino, che sarà picchiata e finirà in ospedale. Ancora peggio, che questa sarà la sua identità: gli altri faranno l'architetto, la veterinaria, la stilista, ma lei no. Lei sarà soltanto una moglie picchiata".

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