Nella vita di coppia gli alti e bassi non mancano mai e, visto il detto “l’amore non è bello se non è litigarello”, fanno pure bene alla relazione che così giova di continui confronti e incentivi a fare e a stare sempre meglio in due.

Tuttavia, stando ad un’indagine del sito americano Zippia che si occupa di nuove opportunità professionali riportata da Independent, sembra proprio che le persone impegnate in determinati percorsi di carriera abbiano più probabilità di altri di mandare in frantumi il matrimonio.

La ricerca si è svolta in America, dove l’ambito militare è risultato essere quello più a rischio separazione coniugale: 3 persone su 10 tra quelle che intraprendono questo tipo di carriera vedono fallire il proprio matrimonio. 

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Perché proprio i militari? L’ipotesi è che la professione impone continui stress e cambiamenti, trasferte e lunghi periodi di lontananza che impongono drastici cambiamenti della routine quotidiana difficilmente recuperabile.

Anche un altro studio, pubblicato nel 2017 sul Journal of Population Economics, ha rilevato che la carriera militare ha un effetto negativo sul matrimonio, principalmente perché  i coniugi trascorrono lontano lunghi periodi.

Ma, stando al censimento, quella militare non è l’unica che mette a repentaglio la famiglia, perché anche gli esperti del settore automobilistico, gli ingegneri e i tecnici sarebbero più esposti ai dissidi di coppia, come pure i professionisti della sanità.

Andrebbe meglio, invece, per coloro che lavorano in ambito religioso, per i dentisti e i logopedisti.

Insomma, in virtù di quanto emerso, sembra proprio che il segreto per una vita matrimoniale lunga e serena sia la vicinanza e la condivisione, armate di un’infinita pazienza reciproca.