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Giovedì, 28 Marzo 2024
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"Slip di fuori e jeans aperti, sembra uno stupro": è bufera per la pubblicità shock

Su Facebook dilaga la protesta per l’immagine pubblicata dal punto vendita 'Eredi Corazza' che sulla sua pagina ha postato una donna distesa a terra con i pantaloni abbassati dai quali spuntano gli slip. "Per noi non è volgare né sessista" è la replica rilasciata dal negozio al Corriere

Il corpo di una donna giace per terra, sull'asfalto, immobile. Le braccia sono aperte lungo i fianchi, i jeans slacciati mostrano gli slip, le gambe divaricate hanno ai piedi un paio di stivaletti. Lungi dall'essere l'immagine che descrive un episodio di cronaca dannatamente attuale per questo periodo di femminicidi, la foto non è nient'altro che l'espediente pubblicitario utilizzato da 'Eredi Corazza', un negozio di calzature di Frascati, in provincia di Roma, che su Facebook ha pubblicato lo scatto e dato il via ad una scia di commenti tutt'altro che benevoli.

Lo scopo dell'azienda è stato quello di reclamizzare un paio di tronchetti con la zeppa del brand Ixos: "Un tributo a ‪#‎BorisBidjanSaberi‬, nello scatto la zeppa in nappa nera firmata ‪#‎Ixos‬" si legge nella didascalia che con gli hasthtag rimanda al designer tedesco e al marchio delle calzature.

Ma al popolo dei social, già sfiancato dalla bruttura delle continue violenze ai danni delle donne, l'immagine non è piaciuta affatto e in migliaia si sono riversati a commentare la scelta di pubblicizzare così un paio di scarpe. 

"Ma come si fa ad utilizzare un'immagine del genere per pubblicizzare delle scarpe da donna? In questo momento in particolare le pubblicità dovrebbero anche avere la responsabilità di messaggi sociali importanti" ha scritto qualcuno, "Non vi conoscevamo prima ma adesso ci teniamo ben alla larga da chi celebra la violenza sulle donne" ha scritto un altro, " Più che una pubblicità sembra la scena di uno stupro" è stata l'ennesima notazione alla quale si è aggiunta anche quella dell'azienda produttrice degli stivaletti.

"L'azienda IXOS prende con forza le distanze dalla pubblicazione delle foto in questione" - si legge fra i commenti alla foto -"Premettendo che chi ha pubblicato tale scatto lo ha fatto in totale autonomia decisionale e che non ha interpellato l'Azienda né prima né a pubblicazione avvenuta (…) Ixos non intende assolutamente dare forza o importanza a quanto possa evocare tale messaggio visivo, dissociazione che nasce sia per non conformità con la linea comunicativa aziendale, sia per l'esplicita connotazione violenta o in ogni caso poco attinente al prodotto".

Nel punto vendita di Frascati, tuttavia, non sembrano affatto scalfiti dalla polemica. Contattato dal Corriere.it, Andrea, che si rifiuta di precisare il proprio ruolo in negozio, ha affermato: "In realtà abbiamo realizzato la pubblicità per rendere omaggio a Boris Bidjan Saberi e tenendo conto di tutt’altra idea. Lo slip, come ha già osservato qualcuno, è perfettamente aderente: nessun segno di violenza".

Alla domanda 'Nei primi sette mesi del 2016 in Italia sono state uccise 76 donne: non vi siete posti il problema se fosse quantomeno opportuno diffondere un’immagine del genere', è seguita la risposta: "Per noi non è volgare né sessista. I femminicidi c’erano anche cinquant’anni fa. Oliviero Toscani e Helmut Newton, allora?"

"Seguiamo la clientela femminile da quasi un secolo" ha replicato ancora l'intervistato "e quello che ci interessa è vendere il prodotto". Bene o male, purché se ne parli, insomma: "C’è chi su questo motto ha costruito una fortuna..." è stata la replica.

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