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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Angelo, lo studente del Sud che celebra le sciure milanesi: "Così è nato Sciuragram"

“Non voglio farmi pubblicità, non ho aperto questa pagina per diventare famoso” racconta a Today l'ideatore della pagina dedicata alle sciure milanesi, uno studente della Basilicata con la passione per la fotografia: "Nessun problema con la privacy: al momento ho ricevuto solo complimenti anche da parte di persone del mondo della moda"

‘Nell’uso lombardo: signora, come appellativo di riguardo’: così il sito Dizionario Italiano definisce la sciura, la donna milanese di una certa età, appartenente ad una classe sociale agiata e distinta per uno stile curato e lezioso, forse un po’ démodé, ma mai avvizzito. 

A lei, a loro, a queste signore dall’estetica squisita, espressione di una generazione orgogliosa di curare il proprio aspetto a dispetto di mode fugaci, è stato dedicato un account dal nome ‘Sciuragram’, pagina particolarmente gettonata in questi giorni per il modo in cui coglie e raccoglie le caratteristiche tipiche della riguardosa ‘sciuraggine’.

Spinti dalla curiosità di conoscere la mente che sta dietro a questa vezzosa vetrina di femminilità attempata, abbiamo contattato l’ideatore della pagina Instagram che è arrivata a contare 28mila follower. 

Angelo è uno studente di biotecnologie con la passione per la fotografia, ha 24 anni, viene dal sud della Basilicata e vive a Milano da tre anni. Il cognome e ulteriori dettagli sulla sua vita non servono, perché -  dice a Today -  “non voglio farmi pubblicità, non ho aperto questa pagina per diventare famoso”.

L’iniziativa di creare uno spazio social dedicato alle sciure è venuta per gioco: “Vivo a Milano da tre anni e con un mio amico era nata l’abitudine di scambiarci sul cellulare le foto delle sicure che vedevamo per la città. Da qui l’idea di aprire un’intera pagina dedicata a loro” spiega ancora Angelo che, ormai esperto della tipologia, elenca i requisiti estetici di una sciura docovvero “capello cotonato, gioielli vistosi, scarpe col tacchetto. D’inverno, deve indossare la pelliccia, d’estate l’occhiale da sole grande e scuro”.

Geolocalizzate prevalentemente nelle zone dei Bastioni, Brera, via Solferino o al Mercato di San Marco, le sciure passeggiano da sole o in comitiva, tra i negozi più in e le bancarelle più alla mano, dove l'obiettivo guardingo di Angelo le coglie nell'attimo che diventa immagine.

Le foto vengono scattate con il cellulare, spesso all’insaputa delle protagoniste e senza alcun filtro che ne alteri la naturale dote scenica, talvolta oggetto di qualche scherzoso e inverosimile fotomontaggio: "Nessuna tecnica di fotoritocco. Sono loro e basta. Al massimo raddrizzo l'inquadratura prima di postarle".

Per quanto riguarda la privacy dei soggetti ritratti, Angelo assicura che non ha mai ricevuto lamentele, almeno al momento. "Molti hanno riconosciuto le loro nonne, zie e parenti nelle foto che ho pubblicato e il 99% di loro ha sempre commentato divertito” assicura l’autore di un fenomeno social tanto condiviso e adesso approvato anche da personalità di spicco del mondo della moda. Anche Stefano Gabbana, Alessandro Dell’Acqua e il manager di Gucci, infatti, sono entusiasti dell'iniziativa, scanzonata e mai offensiva, esaltazione di una terza età vissuta all'insegna dell'eleganza da cui le giovani leve hanno solo da imparare. 
 

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