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Giovedì, 28 Marzo 2024

L’importanza della ricerca per rendere il tumore al seno sempre più curabile: la testimonianza di Emanuela

Ottobre è il mese dedicato al tumore al seno. Airc scende in campo anche quest’anno con Estée Lauder per la Breast Cancer Campaing (BCC). “Non c’è cura senza ricerca e sostenerla è sostenere la vita” dice Emanuela

Oggi nel nostro Paese vivono circa 815.000 donne che hanno avuto una diagnosi di carcinoma mammario. Fra di loro c’è Emanuela, che 14 anni fa ha affrontato un tumore al seno: “Ricevere certe notizie non è semplice, soprattutto quando la diagnosi di tumore al seno arriva a 28 anni", racconta. "Sono stata operata d’urgenza con una mastectomia totale e l’asportazione dei linfonodi ascellari. Dopo l’intervento mi hanno sottoposto a una chemioterapia che all’epoca era sperimentale, possibile grazie al lavoro dei ricercatori che avevano identificato una nuova cura. Questa esperienza mi ha anche fatto capire quanto sia importante il sostegno delle persone care, e per questo sono poi stata vicina ad amiche che hanno affrontato lo stesso percorso. Ma ho anche capito quanto la ricerca sia fondamentale: non c’è cura senza ricerca, e sostenerla è sostenere la vita”.

Ottobre è il mese dedicato al tumore al seno

Il tumore al seno in Italia colpisce una donna su nove nell’arco della vita e rappresenta la neoplasia più frequente del genere femminile, con 53mila nuove diagnosi all’anno. Grazie ai costanti progressi della ricerca, la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è aumentata fino all’87%, ma c’è ancora molto da fare per riuscire a curare tutte le donne, come ricorda l’Airc, che anche quest’anno scende in campo insieme a Estée Lauder per la Breast Cancer Campaing (BCC), ideata 27 anni da Evelyn H. Lauder, che nel 1992 ideò il nastro rosa, oggi simbolo universale della lotta contro il tumore al seno.

Ottobre è il mese dedicato al tumore al seno: milioni di persone in tutto il mondo indossano il Nastro Rosa e centinaia di monumenti si illuminano per ricordare l’importanza della prevenzione e sostenere la ricerca sul cancro al seno.

Quest’anno a dare il via nel nostro Paese alla Breast Cancer Campaign, promossa da The Estée Lauder Companies Italia insieme ad Airc, sarà l’illuminazione in rosa di Ponte Vecchio a Firenze, martedì 1 ottobre. Grazie a una partnership fra AIRC e ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani, nel mese di ottobre si illumineranno centinaia di palazzi comunali e monumenti in tutta Italia.

Un Nastro Rosa per la ricerca e la consapevolezza

La Fondazione Airc continua a tenere alta l’attenzione su questo tema scegliendo un Nastro Rosa incompleto come simbolo della sua campagna, per rappresentare l’impegno al fianco delle donne che affrontano le forme più aggressive di tumore al seno. Fra queste, il cosiddetto triplo negativo, che colpisce soprattutto in giovane età e per cui ancora mancano terapie mirate, e il carcinoma mammario metastatico, contro il quale oggi lottano circa 36.000 donne in Italia. Per ricerche sul tumore al seno, negli ultimi cinque anni AIRC ha messo a disposizione dei ricercatori quasi 47 milioni di euro. Fra gli obiettivi, anticipare sempre più le diagnosi e rendere curabili anche le forme per cui non sono ancora disponibili terapie efficaci.

Grazie ai progressi della ricerca oggi abbiamo diagnosi sempre più precoci, accurate e accessibili a un numero più ampio di donne, trattamenti sempre più mirati, efficaci e tollerabili. La Fondazione Airc per la ricerca sul cancro ha contribuito a molti di questi successi, che hanno fatto dell’Italia un punto di riferimento internazionale per la ricerca e la cura del tumore al seno: dalla quadrantectomia negli anni Ottanta alla tecnica del linfonodo sentinella negli anni Novanta, dalle scoperte sul recettore HER2 - che nel 1998 hanno portato all’approvazione del primo farmaco mirato per questa mutazione genetica, che caratterizza il 25% dei tumori al seno – agli studi per preservare la fertilità nelle giovani pazienti, in cui l’Italia è in prima linea. A questi e a molti altri successi hanno contribuito milioni di persone che da oltre cinquant’anni sostengono AIRC.

Fra i ricercatori sostenuti da Airc c’è Matilde Todaro, che all’Università degli Studi di Palermo studia gli eventi molecolari alla base dei meccanismi di resistenza alla chemioterapia convenzionale, che possono essere la causa di una recidiva o della formazione di metastasi. “L'insorgenza di una recidiva è verosimilmente dovuta alla presenza all'interno del tumore di una sottopopolazione di cellule formata da quelle che sono conosciute oggi con il nome di cellule staminali tumorali. Si pensa che queste cellule sopravvivano ai trattamenti poiché presentano delle caratteristiche funzionali diverse dalle altre cellule tumorali e sono in grado di attivare meccanismi di resistenza che coinvolgono le vie di riparazione del DNA. Il focus del mio progetto sostenuto da Airc è studiare gli eventi molecolari alla base della tumorigenesi nel carcinoma alla mammella, responsabili dei meccanismi di resistenza”.

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