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Giovedì, 25 Aprile 2024
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"Sono stato violentato da una donna": la storia di Ken Clearwat

"Gli abusi sessuali sono una questione di diritti umani, non di genere" ha spiegato a 'news.com.au' Ken Clearwat, violentato da una donna quando aveva solo 12 anni e oggi responsabile di un’associazione per uomini che hanno subito lo stesso tipo di soprusi: "Finché non si accetterà questo fatto, le vittime di sesso maschile continueranno ad essere trattati in modo sleale e ingiusto"

Nel susseguirsi maledetto di episodi crudeli che citano sempre le donne quali vittime di violenze, stordisce leggere di uomini abusati da coloro che, nella norma aberrante della cronaca attuale, sono sempre vittime.

Eppure c'è. Un silenzioso sottobosco di realtà in cui il sesso maschile implode di omertosa sofferenza, esiste. Se ne sta muto, sopravvive zitto, e nei bassifondi di una cultura che fatica a comprendere la sofferenza fisica e psicologica di un maschio, cresce. 

LA STORIA DI KEN CLEARWAT. A tagliare un filo della lunga linea spinata che delimita il confine del detto dal non dicibile è stato Ken Clearwat. 62 anni, neozelandese, oggi padre di due figlie, aveva solo 12 anni quando una donna adulta lo ha fatto sdraiare sul letto accanto a lei, ha iniziato a toccarlo e voleva che lui facesse altrettanto. "Avevo paura e di certo non avrei potuto avere un'erezione: rise di me e mi disse che non ero un vero uomo" - ha raccontato a news.com.au - "Aveva ragione: ero un ragazzo spaventato".

Per la vergogna, Ken non ne ha parlato per anni, coartato dal timore di essere scambiato semplicemente per un ragazzo "confuso". "Faccio ancora fatica a rapportarmi con le donne: mi sento sempre in trappola" ha aggiunto ancora lui che, da allora, da bambino allegro si è "trasformato in una persona arrabbiata", in lotta con i professori prima e con il mondo poi.

Da adulto, dopo aver perso il lavoro per scontri con il caposquadra, è stato arrestato per aver attaccato due agenti di polizia nel 1980 e i problemi con l'alcol e con le droghe hanno fatto il resto: "Ho iniziato a bere alcolici a 12 anni e a fumare sigarette. Poi ho scoperto marijuana, oppio, LSD, cocaina. E li ho usati tutti, per superare i momenti difficili. Il problema più grande è stato con l'alcool, che mi faceva diventare violento".

L'ASSOCIAZIONE. Clearwat è il responsabile di un’associazione, unica nel suo genere, per uomini che hanno subito violenza. Si chiama 'Male Survivors of Sexual Abuse Trust' (MSSAT), ha sede a Christchurch, in Nuova Zelanda, ed è nata nel 1996 con la missione di dare sostegno alle vittime e di aiutarle nel gesto coraggioso della denuncia alle autorità.

"La gente pensa che essere un maschio violentato non sia poi così male. Perché non si rende contro del danno psicologico che esperienze come queste possono causare. Fra gli uomini della mia associazione, solo uno ha denunciato gli abusi" ha spiegato Ken che, grazie alla sua testimonianza, ha fatto in modo di assicurare alla giustizia la donna che lo aveva violentato, ritenuta colpevole e condannata a cinque anni. 

L'IMPORTANZA DELLA DENUNCIA. "I maschi sono molto riluttanti a denunciare gli abusi sessuali subiti dalle donne, per la vergogna, il senso di colpa e la paura di essere visti come colpevoli, deboli, gay. Quando il responsabile della violenza è una donna c'è la paura di non essere creduti. O di sentirsi dire che non ci si deve lamentare, perché ci si dovrebbe ritenere fortunati" ha precisato il responsabile della MSSAT, certo che "gli abusi sessuali e le violenze sono una questione di diritti, non di genere. Finché non si accetterà questo fatto, le vittime di sesso maschile continueranno ad essere trattati in modo sleale e ingiusto".
 

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