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Martedì, 23 Aprile 2024
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I talebani provano a rassicurare: niente burqa per le donne, sì all'istruzione

Le dichiarazioni di Suhail Shaheen, portavoce degli estremisti. Toni moderati accolti con scetticismo da parte degli osservatori internazionali

Uno dei portavoce dei talebani, Suhail Shaheen, ha dichiarato a Sky News che le donne afghane potranno accedere all'istruzione, compresa l'università, sotto il dominio dei talebani, aggiungendo che le dovranno indossare l'hijab ma non il burqa. All'indomani della presa di Kabul da parte degli estremisti, Shaheen ha inoltre affermato che "migliaia" di scuole continueranno a funzionare e che anche le donne potranno avere accesso all'istruzione, studi universitari compresi. Tentativi di rassicurazione da parte dei talebani dopo che 25 anni fa, quando conquistarono il paese per la prima volta, imposero su tutto il territorio una stretta interpretazione della legge islamica. Toni moderati accolti con scetticismo da parte degli osservatori internazionali. 

Sì all'hijab, no al burqa

"Questa e' la nostra politica. E ci stiamo già lavorando in tutte quelle aree che sono sotto il nostro controllo in Afghanistan", ha proseguito Shaheen, affermando di aspettarsi che le donne indossino l'hijab, ovvero il velo allacciato sotto la gola utilizzato dalle donne per coprire il capo e le spalle, ma non il burqa, velo che invece va a coprire tutto il corpo lasciando solo una grata di tessuto a trama rada all'altezza degli occhi. E ciò, ha aggiunto, per garantire "la loro sicurezza".

Incalzato su chi guiderà i talebani in Afghanistan, Shaheen dice ci saranno delle consultazioni che saranno completate in due o tre giorni.  Il gruppo ha già annunciato una "amnistia generale" in Afghanistan e rassicurato coloro che avevano lavorato con il precedente governo: "Le loro proprietà saranno salvate e il loro onore e le loro vite saranno al sicuro". Interpellato sulle immagini di alcune persone cadute dagli aerei stranieri che lasciavano l'Afghanistan, il portavoce ha affermato che i talebani non sono responsabili di questi fatti. La gente vuole lasciare l'Afghanistan perche' e' un "Paese povero", ha detto.

Cosa accadde nel 1996 

Affermazioni che sembrano voler suggerire una svolta moderata degli "studenti islamici", un tempo autori di lapidazioni di donne, mutilazioni e esecuzioni. I talebani sostengono di essere cambiati. C'è qualcosa di vero? Uomini obbligati a farsi crescere la barba, donne a indossare il burqa, le scuole femminili chiuse: questo accadde a partire dal settembre del 1996, quando imposero il loro regime in Afghanistan. Ora che hanno ripreso il controllo di tutto il territorio, non è semplice figurarsi cosa accadrà, anche se alcuni analisti ritengono che, rispetto a tre decenni fa, i leader talebani abbiano ampliato i loro orizzonti, durante i lunghi periodi trascorsi nel Pakistan e nei Paesi del Golfo Persico. Ma è tutto da dimostrare. 

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Le conduttrici tornano al lavoro in tv

Nelle scorse ore, stando a quanto riporta Associated Press, Enamullah Samangani, membro della commissione culturale dei talebani, ha dichiarato che "l'Emirato islamico non vuole che le donne siano vittime... Dovrebbero essere nella struttura del governo secondo la legge della Sharia", aggiungendo che "la struttura del governo non è del tutto chiara, ma in base all'esperienza, dovrebbe esserci una leadership completamente islamica e tutte le parti dovrebbero partecipare". La tv Tolo News riferisce che le conduttrici sono tornate al lavoro. Il direttore Miraqa Popal in un tweet annuncia il ritorno delle donne in tv e posta la foto di una giornalista in video che sta intervistando un portavoce dei talebani e altre immagini dalla riunione di redazione a cui partecipa una donna.

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