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Martedì, 16 Aprile 2024
Donna

Missione 'prova costume': le cure di bellezza da non fare in primavera

Anche se questo è il momento in cui si fa di tutto per ritornare in forma, ci sono dei trattamenti estetici che vanno evitati proprio adesso che le temperature sono in aumento

Adesso sì che è una lotta contro il tempo: l’estenuante corsa al rimedio last minute più semplice per sfoggiare in spiaggia un corpo asciutto e levigato è partita davvero e i trattamenti di bellezza fatti apposta per rimediare alle imperfezioni fisiche sono tali e tanti che spesso non si fa caso a quali siano più opportuni in un determinato periodo dell’anno.

Un sondaggio dell’Associazione ‘Donne e Qualità della vita’, condotto su un campione di 450 donne tra i 28 e i 55 anni, ha rivelato quali siano le cure di bellezza più richieste dalle donne italiane in vista della prova costume e pare che sia sempre la cellulite il nemico numero uno, almeno per il 54% delle italiane, seguito da un 35% che desidera alleviare le fastidiose rughe del viso e un 9% che per rimuovere i peli superflui si sottopone a sedute di fotoepilazione a luce pulsata.

Tuttavia, gli esperti avvertono che alcuni di questi possono essere dannosi e vanno accuratamente evitati durante la stagione calda, motivo per cui la Dott.ssa Maria Grazia Caputo, medico estetico, spiega quali trattamenti possono essere fatti in tranquillità anche in estate e quali evitare.

Da evitare sono i peeling molto aggressivi ed esfolianti e laser e luce pulsata, utilizzati per attenuare le macchie della pelle e per l’epilazione permanente, perché espongono maggiormente la pelle a rischio di potersi macchiare. 

Vivamente consigliati, invece, biorivitalizzazione e biostimolazione soprattutto, come tecnica preventiva della disidratazione, provocata dall’esposizione al sole, ovvero micropunturine a base di farmaci (aminoacidi, acido ialuronico ecc) che tendono a migliorare l’idratazione e donare nel tempo compattezza, turgore ed elasticità alla pelle.
Via libera anche a peeling più delicati, con acido mandelico ad esempio, che rappresenta la nuova generazione di peeling, con cui è possibile ottenere risultati eccellenti con il minor rischio di effetti indesiderati; esso può essere utilizzato anche nel periodo estivo perché non è fotosensibilizzante.

Per quanto riguarda la cellulite, poi, la Dott.ssa Caputo consiglia la carbossiterapia che consiste nell’iniezione sottocutanea di anidride carbonica che va ad intervenire positivamente sia sul microcircolo e quindi sulla cellulite, sia sull’adiposità localizzata, riducendola: “Questa terapia – spiega l’esperta – può essere fatta tutto l’anno, non ha una stagionalità in quanto non risente minimamente dell’esposizione al sole e, anzi, raccomando di sottoporsi alla carbossioterapia proprio in questo periodo dell’anno in cui il caldo non è ancora completamente scoppiato, in modo da arrivare in estate con un miglioramento dal punta di vista microcircolatorio, associato ad una diminuzione dei sintomi legati alla pesantezza, alla ritenzione di liquidi e al gonfiore delle gambe”.

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