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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Angelina Jolie ricorda la madre e la sua malattia: “Spero di vivere più a lungo”

In un racconto scritto di suo pugno e pubblicato sul 'Time' l'attrice torna sulla scelta di sottoporsi alla mastectomia per ridurre il rischio di ammalarsi di cancro come successo alla madre

A cinque anni dall’operazione di mastectomia preventiva affrontata perché esposta al rischio di ammalarsi di cancro al seno, Angelina Jolie ha affrontato l’argomento in un lungo saggio scritto di suo pugno e pubblicato dal Time.

Il dolore per la scomparsa precoce della madre e, prima di lei, della nonna, i motivi che l’hanno indotta a sottoporsi alla chirurgia preventiva, l’importanza dei controlli sono stati gli argomenti affrontati nel corso di un saggio che ha ripercorso la sua vita fino alla decisione più estrema, di cui si dice felice “per migliorare le mie probabilità di essere qui e vedere i miei figli diventare adulti, incontrare i miei nipoti. Spero di trascorrere quanto più tempo possibile con loro”.

Angelina Jolie: “Spero che le mie scelte mi permettano di vivere un po’ più a lungo”

“Mia madre ha combattuto la malattia per 10 anni, e questo l’ha fatta diventare 50enne. Mia nonna è morta a 40 anni. Spero che le mie scelte mi permettano di vivere un po’ più a lungo”, ha affermato Angelina Jolie affrontando il delicato argomento del cancro al seno che ha ucciso sua madre: “Mentre mi trovavo nel corridoio dell’ospedale, in attesa che il suo corpo venisse trasportato al luogo in cui sarebbe stato cremato, il medico mi disse che aveva promesso a mia madre che si sarebbe assicurato fossi informata sulle mie opzioni mediche. Anni dopo sono stata in grado di effettuare un test genetico che rilevava che avevo un gene, il cosiddetto BRCA1, che mi predispone al cancro. Il test è arrivato troppo tardi per le altre donne della mia famiglia”.

Angelina Jolie, la decisione di sottoporsi alla mastectomia

Angelina Jolie si è così sottoposta a una doppia mastectomia e ha rimosso le ovaie e le tube di Falloppio per ridurre il rischio di sviluppare il cancro. Una decisione di cui non si è mai pentita, anzi: “Ormai è trascorso un decennio da quando ho perso mia madre. Ha incontrato solo alcuni dei suoi nipoti e spesso era troppo stanca per giocare con loro. Non posso pensare a quanto le loro vite avrebbero beneficiato di altro tempo trascorso con lei, con la sua protezione, il suo amore, la sua grazia”.

Il ricordo dell’operazione è sempre vivo, anche per via dei controlli a cui deve sottoporsi: “Ho un cerotto per gli ormoni e devo sottopormi a regolari controlli sanitari. Vedo e sento il mio corpo cambiare, ma non mi dispiace. Sono viva e per ora in grado di gestire tutte le problematiche che ho ereditato”, ha confidato l’attrice: “Le cicatrici ci ricordano ciò che abbiamo superato. Ci rendono unici. Sono le cose più belle dell’esistenza umana. Ma le cicatrici più difficili da sopportare sono spesso invisibili, sono quelle della mente”.

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