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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Donne e salute: il 71% si informa sul web, ma non è sempre un bene

Secondo l'Indagine Osservatorio Nazionale Salute Donna e Aon, sono moltissime le donne che "interrogano" la rete per informarsi su questioni mediche, anche se spesso le fonti sono inattendibili e non verificate

Il 71% delle donne utilizza il web per informarsi su questioni relative alla salute, ma solo il 15% prenota le visite mediche online o tramite app e l’utilizzo delle app dedicate alla salute è molto frammentato. Sono i risultati di un’indagine condotta da Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere e Aon, primo gruppo in Italia e nel mondo nella consulenza dei rischi e delle risorse umane, nell’intermediazione assicurativa e riassicurativa, sul ruolo della tecnologia nel rapporto delle donne con la loro salute.

La ricerca

L’indagine, realizzata tra marzo e maggio di quest’anno, e che ha visto il coinvolgimento di un campione rappresentativo di 722 donne, ha consacrato internet quale canale privilegiato di informazione in tema di salute (71%), seguito dal medico specialista (50%) e dalla carta stampata (43%). Al contempo è stata evidenziata una tenuta dei canali più “tradizionali”, soprattutto nella gestione delle visite mediche (attraverso prenotazione telefonica, utilizzata dall’85% del campione) e della propria salute in generale. 

Lo testimonia il fatto che nonostante l’85% del panel abbia dichiarato di utilizzare o di aver utilizzato almeno una app relativa alla salute, nessuna di queste raggiunge da sola più del 45% del campione. Tra le tipologie di applicazioni più diffuse, quella per la consultazione dei referti (36%), per fissare gli appuntamenti per le visite (29%) e la funzione contapassi (29%). In linea generale comunque, chi ha avuto modo di utilizzare le app per questi scopi le ritiene utili (l’83% del campione per la consultazione dei referti, il 75% per la prenotazione di visite e il 54% in relazione all’app contapassi). 

Le prestazioni  effettuate più spesso

Le donne del campione hanno inoltre mostrato di sottoporsi regolarmente a controlli e visite mediche, senza differenze statisticamente significative fra chi afferma di avere una convenzione aziendale da chi non ce l’ha. Tra le prestazioni diagnostiche maggiormente effettuate figurano gli esami del sangue (75%), le visite dal dentista (60%) e la visita ginecologica (55%). “La salute – afferma Francesca Merzagora, Presidente di Onda – si conferma al centro dell’attenzione femminile: la lunga aspettativa di vita delle donne italiane si accompagna però alla presenza di più patologie e ciò porta a informarsi sempre di più e approfonditamente. 

Perché Internet non è sempre un bene

Questa indagine è importante per Onda perché conferma una crescente attenzione delle donne nei confronti della prevenzione: come Osservatorio abbiamo il compito anche di analizzare i comportamenti e le abitudini delle donne che si informano sui temi legati alla salute. Se internet è il canale più utilizzato diventa cruciale allora fornire informazioni che siano corrette dal punto di vista medico scientifico. Sempre più spesso infatti le fonti non sono verificate, sono approssimative e rischiano di essere pericolose per chi vi si affida,” aggiunge.

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