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Martedì, 23 Aprile 2024
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Quale colore mi dona di più? Come scoprirlo con l’armocromia

L'analisi del colore giusto è il primo passo per scegliere la tonalità più adatta a valorizzare il proprio aspetto

Per quanto la moda del momento indichi sempre questo o quel colore come la tonalità da riproporre su abiti, accessori e make up, fermarsi a riflettere sull’opportunità di seguire alla lettera i dettami fashion giova a quanti vogliano valorizzare la propria immagine.

Ognuno possiede delle caratteristiche fisiche diverse, un insieme di dettagli che può essere esaltato con criteri di scelta ulteriori rispetto a quelli standard, e che rimandano alla scelta del colore più adatto come strumento utile.

A questo serve l’armocromia, ovvero l’analisi del colore, fondamentale per trovare la palette ideale che valorizza la combinazione pelle-occhi-capelli e, dunque, regala un aspetto curato, riposato, all’occorrenza ringiovanito.

Cos’è l’armocromia

Rossella Migliaccio, membro dell’Association of Image Consultants International e style coach, ha spiegato al blog ClioMakeUp cosa sia l’armocromia e quanto sia utile nella vita di ogni giorno per fare la scelta giusta rispetto all’abbigliamento, al trucco e anche al parrucco.

L’armocromia è nata alla fine degli anni ’30, con l’avvento del cinema a colori, quando le costumiste di Hollywood, che di fatto sono state le prime vere consulenti di immagine, cominciarono ad usare il colore come uno strumento di bellezza, al pari di abiti, accessori e beauty.

“L’analisi del colore è il primo step della consulenza di immagine e ha lo scopo di trovare la palette ideale che valorizza la nostra combinazione pelle-occhi-capelli, facendoci apparire immediatamente più belle, più in forma, più giovani” spiega Migliaccio che fa anche riferimento alla cosiddetta “teoria delle stagioni” come criterio utile nell’ambito della consulenza di immagine.

Cos’è la teoria delle quattro stagioni

Secondo la teoria delle quattro stagioni, per ogni individuo esiste una palette personale di colori in grado di trasmettere bellezza, personalità e stile. “Ogni palette comprende quasi tutti i colori, ma con caratteristiche personalizzate per ogni cliente”, aggiunge Migliaccio.

In sostanza, tutto si basa sulla somiglianza dei propri colori naturali con quelli delle stagioni, partendo dal presupposto che autunno e primavera sono stagioni calde (non come temperatura, ma intese come sottotono), inverno e estate invece sono stagioni fredde. 

I consigli dell’esperta

Di seguito, i consigli dell’esperta Rossella Migliaccio.

- sugli occhi castani non sta bene qualunque colore. “La prima regola dell’armocromia è di non basarsi solo sul colore dell’iride o dei capelli, ma di considerare sempre prima il sottotono della pelle. Per questo motivo alcune donne stanno benissimo con il grigio/nero e male con i marroni, mentre per altre funziona esattamente l’opposto”;

- il fondotinta dovrebbe essere il più vicino possibile al nostro incarnato. Spesso lo si sceglie più caldo, pensando di “riscaldare” la carnagione o, viceversa, più chiaro, pensando di illuminarla;

- quanto all’abbigliamento, ci sono donne che vestono solo di nero forse per paura di sbagliare, forse perché è la loro comfort zone o forse per una serie di falsi miti che aleggiano intorno a questo (non) colore;

- la palette di ciascuno di noi è abbastanza ampia e non ci limita nella sperimentazione: l’importante è che tutti i colori siano fratelli, ovvero accomunati dallo stesso sottotono e intensità. L’ideale sarebbe, quindi, giocare all’interno della palette, anche perché, in tal modo, tutto si abbina con tutto.

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