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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Charlie Hebdo, la vedova di Wolinski: "Ecco come Georges mi diceva ti amo"

Maryse, per 47 anni moglie di una delle vittime della strage alla redazione del giornale satirico francese, ha raccontato la dolce abitudine del marito di lasciarle dei post-it per ribadirle quanto l'amasse

A due mesi dal tremendo attentato alla redazione del giornale Charlie Hebdo che ha segnato per sempre la Francia e il mondo intero, Maryse, vedova di Wolinski tra le vittime della strage, ha deciso di raccontare un segreto molto intimo della sua storia d'amore alla Bbc e di mostrare come quell'uomo, ogni giorno della sua vita, per 47 anni, le ricordasse quanto l'amava con un gesto semplice, ma tanto commovente.

Messaggi tenerissimi sui post-it: questo era solito fare Georges per la sua Maryse, scrivere frasi da lasciare attacate negli angoli della casa e con i quali adesso, lei ha voluto tappezzare i muri delle stanze che li hanno visti insieme per tenere vivo il suo ricordo.

"Ho incontrato Georges nel maggio del 1968. In Francia, in un tempo in cui grandi eventi si svolgevano, durante la protesta giovanile di massa. Avevo ottenuto uno stage come giornalista alle Le Journal du Dimanche. Georges lavorava lì", ha raccontato: "È stato amore a prima vista. Era l’opposto di tutti i ragazzi che avevo conosciuto fino a quel momento, e l’opposto di quel che i miei genitori avrebbero voluto per me. Sono cresciuta in una famiglia molto cattolica, molto severa. Georges era diverso. Lo trovavo molto seducente e mi faceva ridere, era come se mi aprisse le porte di un nuovo mondo, un nuovo universo". 

E così è stato fino al giorno dell'incubo dell'attentato che glielo ha portato via: "Un dolore che non si può spiegare" riferisce Maryse che legge e rilegge quella grafia e non può fare a meno di amarlo ancora come il primo giorno: 

"Dormi bene, ti amo. Non vedo l’ora di essere nel Luberon con te. G.". "Chèrie, penso a te. Sono preoccupato per te. Ti amo. Georges". "Abbiamo bisogno di altrove, di amore e di vacanze. Ti amo. G.".

Questi alcuni dei bigliettini in questione, fino all'ultimo, quello che Maryse legge prima di andare a dormire ogni sera e che recita: "Buona notte Maryse chèrie. Sono quarant’anni che ti amo e non è finita qui. G.".

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