Va bene che s'invecchia e che l'età talvolta è cecchino inclemente che punta all'attacco della floridezza giovanile, ma quando la bellezza è un'attitudine sostanziale, più che un tratto passeggero, ecco che diventa fascino eterno, che s'incrementa di pari passo col tempo e ne sconfigge la spietata brutalità.

In questo periodo, tuttavia, pare che il gossip abbia puntato tutta la sua acredine su quei vip che in passato hanno fatto innamorare mezzo mondo per l'aspetto sexy e avvenente, ma che oggi risentono di un devastante decadimento fisico.

Del Keanu Reeves avvolto nella pelle corvina che fece di Matrix un must del brivido tenebroso sembra, allora, sia rimasto solo il ricordo in formato VHS, dato che all'ultimo festival di Cannes si è mostrato fasciato da sciatteria e disordine, elementi che fanno riflettere sulla fatuità del successo e che pare abbiano fatto lievitare anche Russel Crowe, bello pacioccone con una pancia larga quanto il Colosseo del suo 'Gladiatore'.

E che dire di Mickey Rourke? Il John Gray che negli anni ottanta spopolava tra i fermenti ormonali delle ragazze adesso è una maschera di plastica e cera, complice anche l'abuso di alcol e droghe che lo hanno fatto addirittura pensare al suicidio, mentre Val Kilmer, protagonista di pellicole cinematografiche come Top Gun e Batman, oggi si mostra inquartato a dovere, incorniciato da una chioma giallo senape che ne fa rimpiangere il ricordo in bianco e nero.

Si sa che l'immagine non è tutto, ma essere celebri presenta sempre un conto salatissimo, comprensivo anche e soprattutto di un'apparenza che deve essere impeccabile per foraggiare il chiacchiericcio che, purtroppo, non rende mai veramente liberi. La trasformazione diventa, così, oggetto di discussione e alimenta la nostalgia di un ricordo che rende questi signori i simboli di un periodo glorioso, ma decisamente trapassato.

Li chiamavano 'sex symbol' © TM News Infophoto