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Giovedì, 28 Marzo 2024
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La vita sedentaria è pericolosa: 'danneggia’ il cervello e causa disturbi cardiaci

Uno studio scientifico lancia l’allarme sull’assenza di esercizio fisico che comporterebbe cambiamenti cerebrali a lungo andare dannosi

Come l’attività fisica, anche la più leggera, è un toccasana per la salute, così la sua totale assenza diventa fonte di notevoli disturbi per l’organismo: a dirlo sono gli scienziati della Wayne State University School of Medicine, secondo i quali cedere alla pigrizia che allontana da ogni forma di moto comporterebbe significativi cambiamenti a livello cerebrale, ovviamente, del tutto negativi. 

Secondo lo studio messo a punto per il momento sui ratti e pubblicato su The Journal of Comparative Neurology, pare, infatti, che mentre l'esercizio fisico aiuti a rimodellare il cervello stimolando la nascita di nuove cellule, la sedentarietà modifichi la forma di alcuni neuroni, con grosse ricadute anche sul cuore.

L’esperimento è consistito nel far correre liberamente sulle ruote alcuni topi e nel privare altri dell’attrezzo, così da costringerli a una vita sedentaria, e dopo tre mesi, nell’iniettare agli animali un colorante speciale che mettesse in evidenza alcuni neuroni nel cervello, quelli nel midollo ‘rostrale ventrolaterale’, la parte che controlla la respirazione e altre attività inconsce fondamentali per la nostra esistenza. 

Ebbene, è stato rilevato come nei due gruppi di ratti ci fossero notevoli differenze in quella zona cerebrale, dato che se i neuroni nel cervello dei ratti attivi erano ancora in piena forma, molti dei neuroni nei cervelli dei ratti sedentari avevano sviluppato una forma tentacolare, che li rendeva più sensibili agli stimoli e ai messaggi del sistema nervoso e quindi soggetti allo sviluppo di malattie cardiache. 

"Questa scoperta è importante perché ci fa comprendere come, a livello cellulare, l'inattività aumenta il rischio di malattie cardiache", ha spiegato il dottor Mueller, autore dello studio, "Ma quel che è più interessante è che i risultati sottolineano che l'inattività può modificare la struttura e il funzionamento del cervello esattamente come fa l'attività".

Fino a circa 20 anni fa, infatti, la maggior parte degli scienziati credeva che la struttura del cervello si fissasse per sempre con l'età adulta e che fosse impossibile la nascita di nuove cellule cerebrali o l'alterazione di quelle già esistenti, ma i successivi studi neurologici hanno stabilito che il cervello conserva la plasticità, ovvero la capacità di essere rimodellato, per tutta la vita e ora pare proprio che l'esercizio fisico sia  particolarmente abile nella trasformazione del cervello, proprio come lo è la sedentarietà.

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