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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Commessa di 20 anni accusa Zara: "Sono stata umiliata per il mio taglio di capelli"

Cree Ballah ha minacciato di portare il 'caso' all’attenzione della Commissione per i diritti umani dell’Ontario. Il casus belli? Le sue trecce, giudicate "poco professionali". Ma l'azienda smentisce: "Nessuna discriminazione"

Discriminata al lavoro per il taglio di capelli. Cree Ballah, una commessa canadese di 20 anni, ha accusato la catena di abbigliamento Zara di averla "umiliata" a causa del suo look giudicato poco professionale. La giovane, che lavora in un punto vendita di Scarborough, ha minacciato addirittura di portare il "caso" all’attenzione della Commissione per i diritti umani dell’Ontario.

La commessa sostiene di aver sostenuto un primo colloquio di lavoro a febbraio. Già in quell’occasione le venne fatto notare che Zara non tollerava acconciature particolarmente appariscenti come, nello specifico, le sue extension colorate.  

Poco male: pur di avere il posto la giovane ha rinunciato ai suoi ciuffi grigi, ma non alle sue vistose trecce. Già il secondo giorno di lavoro sono iniziati i problemi: "Mi hanno portato fuori dal negozio e mi hanno detto: non vogliamo offenderti, ma il taglio di capelli che porti non è adatto a Zara".

Ballah ha raccontato di essersi sentita umiliata: "Per  me è stata una discriminazione simile a quella razziale". La ragazza ha detto che sta pensando di licenziarsi. Zara ha risposto alle accuse con un breve comunicato: "La nostra azienda è multiculturale e non tollera discriminazioni. Inoltre non esistono sulle acconciature, l'importante è che abbiano un aspetto professionale".  
 

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