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Venerdì, 19 Aprile 2024
Al via una nuova fase

Perché Ariston ha deciso di quotarsi in Borsa

"La quotazione in Borsa rappresenta un passo importante nel percorso di Ariston Group, già forte di oltre 90 anni di storia", commenta il presidente esecutivo Paolo Merloni

Una nuova società ha deciso di quotarsi sulla Borsa italiana: si tratta di Ariston Group, azienda italiana controllata dalla famiglia Merloni leader nel riscaldamento. Perché un gruppo così solido ha deciso di quotarsi in Borsa? Solitamente le aziende decidono di affacciarsi ai mercati finanziari per raccogliere ingenti capitali da destinare al consolidamento della propria posizione competitiva, allo sviluppo e alla crescita. Con i 915 milioni di euro di proventi lordi della quotazione, Ariston Group intende "sostenere e sviluppare l'ulteriore crescita del Gruppo, investire e accelerare la crescita organica e finanziare acquisizioni di imprese, tecnologie e diritti di proprietà intellettuale in futuro. L'ammissione migliorerà ulteriormente anche il profilo della società e la riconoscibilità del marchio e mira a consentire al Gruppo di continuare ad attrarre persone di talento in futuro".

"La quotazione in Borsa - commenta il presidente esecutivo Paolo Merloni - rappresenta un passo importante nel percorso di Ariston Group, già forte di oltre 90 anni di storia. È un riconoscimento alla dedizione, professionalità e passione di tutte le nostre persone, che hanno reso possibile il raggiungimento di questo traguardo. L'interesse di così tanti investitori di lungo termine e di così alto profilo testimonia l'attrattività della nostra mission, comfort sostenibile per tutti, e il ruolo che il settore e il nostro gruppo possono avere nella transizione energetica. Grazie alla quotazione rafforzeremo il nostro potenziale di crescita, continuando con il nostro solido percorso di sviluppo organico e inorganico - aggiunge Merloni -. Il nostro obiettivo è continuare ad essere un player di riferimento nelle soluzioni per il comfort sostenibile nell'acqua calda e nel riscaldamento, rinnovando le nostre ambizioni per il futuro".

Ariston debutta in Borsa: la più grande IPO del 2021

Con 91 anni di storia alle spalle, la società fondata da Aristide Merloni, ha attraversato una lunga crescita internazionale prima di arrivare alla quotazione, ossia alla decisione di vendere su mercati finanziari delle azioni per finanziarsi. Venerdì scorso 26 novembre 2021, Ariston ha esordito sull'Euronext Milan, mercato regolamentato organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., con il prezzo delle azioni ordinarie fissato a 10,25 euro e con una capitalizzazione di mercato (valore totale delle azioni in circolazione sul mercato) pari a circa 3,375 miliardi di euro. Le azioni offerte al mercato rappresentano circa il 23,77% di tutte quelle emesse dalla società: con questa percentuale s'intende indicare la quota di capitale della società distribuita sui mercati finanziari. Il restante 67,08% è nelle mani della Merloni Holding e il 9,15% in quelle di Amaranta (società che fa capo a Maria Francesca Merloni). 

Secondo Borsa Italiana, si tratta della più grande IPO (Offerta Pubblica Iniziale - termine con il quale ci si riferisce alla quotazione in Borsa) del 2021. Prima di Ariston quest'anno solo 4 società hanno deciso di debuttare sul listino principale di Piazza Affari, affrontando l'incertezza legata alla pandemia Covid. 

Tutti i numeri del Gruppo Ariston 

Ariston Holding N.V., questo il nome ufficiale del Gruppo Ariston, è una multinazionale italiana operante nel settore del riscaldamento dell’acqua calda e degli ambienti, principalmente con i marchi Ariston, Chaffoteaux, Elco, Racold, Atag, NTI, Cuenod, Ecoflam e Thermowatt. Il Gruppo, con oltre 7.400 dipendenti, commercializza i propri prodotti in circa 150 paesi, con un fatturato che nel 2020 si aggirava sugli 1,7 miliardi di euro (1,95 mld nei primi nove mesi del 2021). Ariston Holding gode di una forte e consolidata presenza in Europa e nei Paesi emergenti, nonché di una posizione sempre più solida in Nord America: il 69% del fatturato proviene dall'Europa, il 18% dall'Asia e il 13% dalle Americhe. 

La società ha sede legale in Amsterdam, Paesi Bassi, e sede secondaria e operativa a Milano, Italia.

La storia di Ariston Group

La lunga storia del Gruppo Ariston inizia nel 1930, quando Aristide Merloni fonda le Industrie Merloni nelle Marche (Italia) e inizia la produzione di bilance. Trenta anni dopo nasce il marchio Ariston, con l'inizio della produzione di bombole per gas e scaldacqua elettrici. La società conquista la leadership nel settore a partire dagli anni 70, espandendosi anche nei mercati dell'Europa occidentale.

A seguito di una riorganizzazione interna nel 1975 vengono create delle società distinte, tra cui la Merloni Elettrodomestici. Quest'ultima nel 1987 acquista all'asta la Indesit, la sua maggior rivale in Italia nel settore degli elettrodomestici, in crisi ormai dal 1980. La Indesit, inizialmente rifiorita, affronta una nuova importante crisi a partire dal 2009, che porta la produzione all'estero e migliaia di esuberi in Italia, fino a quando non viene ceduta alla statunitense Whirlpool nel 2014. 

Negli anni '80 la Ariston entra nel settore del riscaldamento degli ambienti e inizia la produzione di caldaie per poi avviare una lunga serie di acquisizioni: Racold, la più grande società di scaldacqua in India, Chaffoteaux, Elco, Cuenod, Rendamax, l'italiana Ecoflam, la svizzera Termogamma SA. Nel 2009 il Gruppo adotta il nome Ariston Thermo proseguendo nel suo percorso di crescita internazionale, per poi decidere nel 2021 di tornare al suo marchio storico (Ariston Group) e di quotarsi in Borsa.

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