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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Lavoro, voucher aboliti dal 2018: "Così si favorisce il sommerso"

Per Romano Prodi l'abolizione dei voucher è un errore: "Lo strumento resta utile se condotto e regolato in linea con gli obiettivi che si proponeva quando fu introdotto". Coldiretti: "Perdono opportunità di lavoro nei campi per integrare il proprio reddito 50mila giovani studenti, pensionati e cassa integrati impiegati esclusivamente in attività stagionali"

Il Parlamento sui voucher ha deciso di adottare la soluzione più drastica: i buoni lavoro verranno infatti aboliti completamente, dal 2018. Le critiche arrivano da più parti: se è vero che vi è palesemente stato un eccesso di voucher in Italia, è anche vero che nascono con un obiettivo utile e riconosciuto da tutti.

Per Romano Prodi ad esempio l'abolizione dei voucher è un errore. "Un'elementare saggezza - spiega in un'intervista al 'Mattino' - avrebbe consigliato di mettersi attorno a un tavolo per cercare la soluzione concreta. Lo strumento resta certamente utile se condotto e regolato in linea con gli obiettivi che si proponeva quando fu introdotto. E sui quali, ricordo, vi era un accordo assai diffuso".

"Ho già detto in altre occasioni - spiega - che è sicuramente difficile convergere verso una comune direzione dopo tanti decenni nei quali si sono battute strade diverse. E so perfettamente come questo cambiamento di rotta richieda un dialogo comune da parte dei sindacati. Ma resto dell'idea che se vogliamo uscire dalla crisi c'è bisogno di un sindacato forte non solo nell'elaborazione delle proposte ma anche nella capacità di interpretare l'interesse comune".

"Io penso che i voucher - osserva Prodi - non bisogna farli diventare uno strumento di politica del lavoro generale ma abolirli completamente non mi sembra saggio: basta farli tornare, lo ripeto, al loro percorso originario, ne più ne meno".

Delusione viene espressa anche da Coldiretti. Con la cancellazione dei voucher "perdono opportunità di lavoro nei campi per integrare il proprio reddito 50mila giovani studenti, pensionati e cassa integrati impiegati esclusivamente in attività stagionali che in agricoltura ne sono gli unici possibili beneficiari". Il rischio è favorire il sommerso.

In agricoltura "sono stati venduti nell'ultimo anno circa 2 milioni di voucher, piu' o meno gli stessi di 5 anni fa, per un totale di 350mila giornate di lavoro che - sottolinea la Coldiretti - hanno aiutato ad avvicinare al mondo dell'agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne senza gli abusi che si sono verificati in altri settori dove sono aumentati esponenzialmente. I buoni lavoro sono stati introdotti inizialmente proprio in agricoltura per la vendemmia nel 2008 e da allora - conclude la Coldiretti- hanno consentito nel tempo di coniugare gli interessi dell'impresa agricola per il basso livello di burocrazia con quelli di pensionati, studenti e disoccupati".

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