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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

L'abolizione di Equitalia è legge: via libera anche alla rottamazione delle cartelle

Sì al decreto fiscale, collegato alla manovra, da parte del Senato, che ha approvato la fiducia

La rottamazione delle cartelle è legge. Dal Senato è arrivato l'ok alla fiducia chiesta dal governo sul decreto fiscale, collegato alla manovra e il decreto è diventato legge, essenso stato approvato con 162 voti favorevoli, 86 contrari e un astenututo, su 249 presenti. 

In sintesi, per quanto riguarda Equitalia, confermato lo scioglimento dal primo luglio 2017. Al suo posto la già annunciata Agenzia delle entrate e riscossione. Scompare anche il famigerato "tax day", la scadenza unica del 16 giugno per i versamenti Irpef, Irap, Ires, Iva, Imu e Tasi. 

Le domande per la rottamazione delle cartelle potranno essere presentate entro il 31 marzo e potranno riguardare anche le iscrizioni a ruolo affidate ai concessionari della riscossione nel corso del 2016. Il contribuente che aderisce, spiega Repubblica, paga solo le somme iscritte a ruolo a titolo di capitale,gli interessi legali e la remunerazione del servizio. Si risparmiano così sanzioni, interessi di mora e somme aggiutive su crediti previdenziali. Sarà possibile dilazionare i pagamenti in rate con un costo del4,5 per cento annuo dal 1 agosto 2017.

Le rate possono essere al massimo tre nel 2017 e due nel 2018. Il 70 per cento del dovuto dovrà essere versato nel 2017 e il rimanente 30 per cento l'anno successivo. Salta la rottamazione se il contribuente connon paga le rate previste o lo fai in maniera parziale o in ritardo. 

Per aderire bisogna usare il modulo messo a punto dalla stessa Equitalia, da consegnarsi presso gli uffici della concessionaria oppure per posta elettronica certificata. 

Riaprono anche i termini per la voluntary disclosure, per far emerge i capitali detenuti all'estero e formati violando le regole sulle dichiarazioni dei redditi. Si potranno sanare le violazioni entro il 30 settembre 2016, con una finestra dal 24 ottobre scorso al 31 luglio 2017. Cambia la procedura rispetto all'edizione del 2014: il contribuente deve versare (o in unica soluzione, o con tre rate) quanto dovuto per imposte, ritenute, contributi, interessi e sanzioni senza prima presentare documentazioni o richieste. 

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