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Venerdì, 29 Marzo 2024
ECONOMIA

Accordo fiscale con la Svizzera, i soldi possono tornare in Italia

Sconto in vista per chi "rimpatria" capitali. Renzi: "Questo è il momento di riportare a casa molti denari". Con l'accordo il fisco potrà accedere ai dati "segreti" sui conti italiani oltre confine

"Questo è il momento buono per riportare in Italia molti denari, sia per le leggi che abbiamo approvato, sia per l'attuale momento del mercato dei cambi". Con queste parole il premier Matteo Renzi saluta l'accordo fiscale firmato con la Svizzera che facilita l'adesione alla "voluntary disclosure" da parte di contribuenti italiani con capitali oltre confine. Un accordo epocale che sarà firmato a metà febbraio e che di fatto prevede la fine del segreto bancario in Svizzera e lo scambio sulle informazioni finanziarie fra l'Italia e la Confederazione elvetica.

TRE ANNI DI TRATTATIVE - Un accordo, secondo Renzi, "molto importante, specie in un momento come questo. Chi mi ha seguito durante il tour delle primarie 2012 ricorderà l'insistenza, a tratti persino noiosa, con cui parlavo dell'accordo sul rientro dei capitali dalla Svizzera. Adesso siamo al Governo e i progetti diventano realtà. Oggi comunichiamo ufficialmente l'accordo firmato con le autorità elvetiche". Dopo tre anni di trattative, quindi, l'accordo è realtà. Per i contribuenti italiani sarà "l'ultima occasione per mettersi in regola" con il fisco senza incorrere in sanzioni penali". 

L'ACCORDO - Come spiega Il Sole 24 Ore "l'accordo raggiunto con Berna modifica il trattato bilaterale esistente contro la doppia imposizione e consente lo scambio di informazioni finanziarie su richiesta dell'Agenzia delle Entrate, anche per un singolo contribuente. Un'arma più efficace rispetto allo scambio automatico di informazioni al quale la Svizzera si adeguerà sulla base di un negoziato in corso con la Ue".

COME FUNZIONA - Dal momento della firma dell'accordo il fisco italiano avrà visibilità sui conti in Svizzera dei contribuenti italiani e "avrà - spiegano dal ministero dell'Economia - un effetto positivo sull'esito della voluntary disclosure in quanto allarga la platea dei potenziali aderenti alla regolarizzazione dei capitali dei contribuenti italiani con capitali in Svizzera, i quali costituiscono il drappello più consistente tra gli italiani con asset non dichiarati all'estero".

SCONTI - L'accordo consente ai contribuenti italiani con capitali custoditi in Svizzera di non essere penalizzati rispetto ad altri contribuenti che regolarizzano capitali detenuti in altri paesi non in 'black list' come è oggi la Confederazione elvetica. 

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