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Giovedì, 25 Aprile 2024
Grecia

Grecia, dall'Iva alle pensioni: ecco i punti chiave dell'accordo

Entro mercoledì 15 Atene dovrà approvare la riforma dell'Iva, abolire le 'baby pensioni' e creare un fondo da 50 miliardi che servirà anche a rilanciare la crescita. Ecco cosa prevedono nel dettaglio le riforme

Ad Atene, il giorno dopo l'accordo raggiunto a Bruxelles su un nuovo piano di aiuti, i partiti al potere si riuniscono per discutere le misure che il Paese dovrà adottare per mantenere le promesse fatte ai creditori. Entro mercoledì 15 la Grecia dovrà approvare la riforma dell'Iva, abolire le 'baby pensioni', assicurare l'indipendenza dell'ufficio di statistica, creare un organismo per controllare i bilanci secondo quanto previsto dal Fiscal Compact.

La Grecia si è anche impegnata a fare entro mercoledì prossimo altre due riforme: l'adozione del Codice di procedura Civile e la direttiva di risoluzione delle banche che vieta l'intervento degli Stati nelle banche.

Ma cosa prevedono nel dettaglio le riforme che vuole l'Ue? Il documento approvato dall’Eurosummit per la verità contiene indicazioni piuttosto generiche, a cominciare da quella relativa all’aumento dell’Iva. Nel documento si legge (testuale) che Atene deve "provvedere a modificare l’Iva e ampliare le imposte per aumentare i ricavi". 

AUMENTO IVA - Secondo il Corriere della Sera il piano  che Tsipras ha intenzione di sottoporre al parlamento prevede l'abolizione dello sconto del 30% dell’Iva alle isole entro il 2016, e un aumento dell’iva sulle imprese (che passerà dal 26% al 28%) e sul lusso (dal 10 al 13%).

L’aliquota salirà anche per i ristoratori (23%) e per i servizi di catering (13%). Inoltre, gli agricoltori perderanno le abolizioni fiscali e i sussidi per il carburante. Non è ancora chiaro, invece, se l’aliquota aumenterà anche per i beni di prima necessità. 

PENSIONI - Tra le richieste dei creditori ci sono l’eliminazione delle baby pensioni e un aumento dell’età pensionabile. Secondo il Corsera, Tsipras sarebbe pronto ad innalzare l’età pensionabile a 67 anni entro il 2022. Nel frattempo la Grecia prevede di risparmiare in spese previdenziali lo 0,50% del Pil nel 2015 e del 1% dal 2016 in poi.

TAGLI - Quanto ai tagli di spesa, la Grecia dovrà dare piena attuazione al "Fiscal Compact": i tagli scatteranno in maniera automatica qualora si profilino deviazioni dagli obiettivi di avanzo primario (il bilancio pubblico al netto della spesa per gli interessi sul debito).

IL FONDO DI 50 MILIARDI - Alla Grecia è stato inoltre chiesta l’istituzione di un fondo da 50 miliardi di euro nel quale trasferire il denaro proveniente dalle attività da privatizzare. Parte di questo fondo sarà utilizzato per ricapitalizzare le banche, l’altra metà nel finanziare gli investimenti. Alla fine l’Ue ha acconsentito a lasciare la gestione del fondo al governo greco (sebbene sotto la supervisione dell’Europa) e di non portarla in Lussemburgo come chiedeva la Germania.

Grecia, vince il no © Infophoto

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