rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Italia

Alitalia, senza accordo per lo Stato si apre una voragine da un miliardo di euro

Alitalia riduce il numero degli esuberi e il taglio degli stipendi: il pre accordo con i sindacati sarà sottoposto a referendum tra i lavoratori. Il ministro Calenda avverte: "Se l'operazione fallisse sulle tasche degli italiani peserebbero tutti costi"

Alitalia e sindacati, dopo una riunione fiume al ministero per lo Sviluppo economico, durata quasi 18 ore, intorno alle due di questa mattina hanno raggiunto un’intesa sul piano industriale. E’ stato firmato un verbale di preaccordo che ora dovrà essere confermato da un referendum tra i lavoratori per la ratifica dell’intesa che prevede una riduzione degli esuberi a tempo indeterminato da 1.338 a 980 e un taglio degli stipendi, inizialmente previsto tra il 20 e il 30%, all’8%. Il referendum tra i lavoratori della compagnia sarà convocato nei prossimi giorni.

referendum lavoratori Alitalia

Ma se l'accordo dovesse essere bocciato si aprirebbe una gigantesca voragine nei conti dello Stato. Il monito arriva dal ministro dello Sviluppo Carlo Calenda avverte che "se l'operazione dovesse fallire tutti i costi finirebbero sullo Stato e si tratta di più di un miliardo di euro". Il Governo infatti sarebbe costretto ad intervenire assicurando l'amministrazione straordinaria della compagnia aerea, ovvero sulle tasche degli italiani peserebbero tutti costi della gestione Alitalia e/o della liquidazione.

"Se l'accordo sarà approvato dai sindacati - aggiunge il ministro - a quel punto immagino che gli azionisti metteranno le risorse previste e lo Stato italiano, attraverso Invitalia, potrà dare una garanzia da 200 milioni da versare se le cose andassero male". 

referendum lavoratori Alitalia

L'accordo Alitalia Sindacati

Per il personale navigante sono previsti scatti di azianità triennali, con il primo a partire dal 2020, un tetto del 25% agli aumenti salariali nel caso di promozioni, applicazione dei livelli retributivi “city liner” per i nuovi assunti indipendentemente dall’aeromobile di impiego, la riduzione di un assistente di volo nei collegamenti a lungo raggio, la riduzione dei riposi annuali da 120 a 108, con un minimo di 7 nel mese, esodi incentivati dei piloti e assistenti di volo, superamento dell’Ivr, Ivia e Ivi per i sistemi retributivi, superamento e riproporzionamento delle fasce di indennità di volo oraria per il personale part time. Al termine del contratto di solidarietà saranno valutate le possibilità della trasformazione del part time in coerenza delle esigenze aziendali e la prosecuzione del contratto di solidarietà fino alla scadenza prevista per legge, ovvero fino al 24 settembre 2018.

referendum lavoratori Alitalia

Il referendum vincolante

"Abbiamo definito un verbale del confronto che si è svolto in questo periodo, che sottoporremo a referendum vincolante la prossima settimana", ha detto la leader della Cgil, Susanna Camusso, al termine della trattativa, spiegando che "le ragioni del lungo confronto sono la situazione molto critica dell'azienda e le ragioni che ci hanno spinto a continuare, il fatto che bisogna provare a salvarla".

Per il segretario generale della Cisl, Anna Maria Furlan, il confronto con l'azienda "è stato un lungo lavoro e credo che abbiamo portato a casa risultati assolutamente importanti". "Abbiamo preso atto che questo era il limite massimo fino a cui si poteva trattare e ci sembra soddisfacente anche per il punto di partenza. Non parliamo più di licenziamenti ma di cig, di utilizzo di ammortizzatori sociali".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Alitalia, senza accordo per lo Stato si apre una voragine da un miliardo di euro

Today è in caricamento