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Venerdì, 19 Aprile 2024
verso la rottura

Alitalia, conto alla rovescia: "Accordo o 15mila lavoratori a casa"

La prossima settimana sarà decisiva. O tutto o niente, senza sfumature. "Non esiste un piano B per l'Alitalia, esiste solo un grande piano A. Questa è la strada che abbiamo davanti" dice il ministro Lupi

"Tutti si devono rendere conto che l'alternativa è tra 1.000 o 15.000 esuberi". E' l'avvertimento del premier Matteo Renzi, come riferito dal quotidiano Repubblica, in merito alla vicenda Alitalia dopo la spaccatura tra i sindacati sul referendum sull'intesa sui tagli che rischia di mandare a monte in negoziato con Etihad. "Io resto ottimista", ha aggiunto.

La prossima settimana sarà decisiva. O tutto o niente, senza sfumature. "Non esiste un piano B per l'Alitalia, esiste solo un grande piano A. Questa è la strada che abbiamo davanti, o la crescita o 15mila persone che vanno a casa. E' tutto il sistema Paese che deve capire l'opportunità che abbiamo davanti". Così il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, al suo arrivo all'assemblea nazionale del Nuovo Centro Destra, a Roma, è tornato sulla spaccatura tra i sindacati sull'esito del referendum sul contratto integrativo aziendale tra i lavoratori di Alitalia.

"Solo un marziano - ha aggiunto - capirebbe le divisioni che si stanno verificando nel sindacato", ha spiegato il ministro che ha seguito da vicino tutta la partita per arrivare a definire il piano di esuberi, la riduzione del costo del lavoro attraverso alcuni prelievi dalle buste paga dei dipendenti e la trattativa con Etihad, che dovrebbe rilevare il 49% della compagnia tricolore.

"La questione contrattuale era un problema da risolvere tra Alitalia e le organizzazioni sindacali e non riguardava Etihad. Per imperizia o arroganza, l'Alitalia ha voluto proporre un contratto, che regolerà i rapporti di lavoro nei prossimi anni, contrario al buon senso e al comune sentimento di giustizia. Ci sembra che l'80% dei lavoratori non condivida le scelte aziendali. Sarebbe di puro buon senso, dunque, che l'azienda tenesse conto di questa realtà dei fatti». Lo afferma il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, in un'intervista alla Stampa. «Una cosa importante è avvenuta: l'aumento di capitale», dice Angeletti, che indica la strada: «Ora il consiglio di amministrazione di Alitalia deve approvare l'accordo con Etihad», e a quel punto «la partita vera è chiusa».

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