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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Alitalia, il rilancio "passa" dalle Ferrovie: il piano di Toninelli

Toninelli: "Alitalia rilanciata col timbro dello Stato, Ferrovie avrà ruolo strategico. Non significa nazionalizzazione ma che la base proprietaria resta nel nostro paese" dice il ministro delle infrastrutture. Forza Italia attacca: "Paradossale, Fs ha già tanti problemi"

Il governo punta a rilanciare Alitalia "con il timbro dello Stato al 51%". Lo ha detto il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli ai microfoni di Radio1. Questo intervento, ha sottolineato Toninelli, "non significa nazionalizzazione ma che la base proprietaria resta nel nostro paese". Tra Alitalia e le Fs sarebbero possibili "sinergie enormi" sostiene il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli dopo le parole dell'amministratore delegato delle Fs, Gianfranco Battisti, secondo cui la compagnia aerea può essere un'opportunità.

"In questo momento - ha sottolineato il ministro - eviterei di parlare di singole aziende. Certamente con le Fs ci sono enormi sinergie: la più normale è il biglietto unico per chi arriva dall'estero in aereo. E noi investiremo molto sui collegamenti ferroviari per gli aeroporti". Per il futuro della compagnia aerea, ha aggiunto Toninelli intervenendo su Radio1, "altri interlocutotri sono sul tavolo. L'obiettivo non è salvare Alitalia ma rilanciarla".

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Il governo conta di risolvere il dossier Alitalia "entro fine anno" secondo Toninelli. Da Berlino il ministro apre alla partecipazione del costruttore statunitense Boeing, considerato "un buon partner industriale, visto che costruisce aerei e ce ne servono tanti". Confermato il ruolo di Fs, secondo Toninelli "uno dei soci più strategici per Alitalia".  Ne è convinto anche l'a.d. Gianfranco Battisti: "Potremmo essere un'opportunità". Ottobre sarà il mese in cui "si sciolgono alcuni nodi, ma certamente entro fine anno avremo una soluzione" assicura il ministro del M5S.

L'apertura di Fs

Nugo, la nuova app per la mobilità integrata door to door, punta a espandere la platea degli operatori di trasporto e guarda anche a Italo e Alitalia. A indicare le prossime mosse che la piattaforma lanciata dalle Fs Spa nello scorso giugno intende compiere, è stato il neo presidente del gruppo, Gianluigi Castelli, in occasione della presentazione internazionale di Nugo a Innotrans 2018, il salone dell'industria ferroviaria in corso a Berlino.

"La piattaforma ha avuto un momento di successo notevole nella fase iniziale dopo il il suo lancio e ha un rating eccellente sul l'accessibilità", ha detto Castelli tracciando un bilancio dei primi mesi di operatività dell'app. Nel primo mese di download sono stati circa 60 mila. "Al momento, Nugo soffre del limite degli accordi in divenire con gli operatori", ha spiegato Castelli che di Nugo è stato uno dei principali promotori. Per questo, ha sottolineato, "la promessa della copertura punto a punto è solo parzialmente mantenuta". 

"Le cose miglioreranno e stiamo spingendo moltissimo. In Italia gli operatori sono 1200 e convincerli a venire a bordo è difficile. Non sempre è facile convincerli sulla assolita trasparenza e imparzialità della piattaforma. Nugo - ha assicurato il presidente di Fs - è una piattaforma neutrale". E Nugo guarda a Italo, il concorrente delle 'Frecce' sull'alta velocità. "Italo ha espresso interesse e apertura e sarebbe una cosa bellissima" e, ha riferito Castelli, "abbiamo contatti in corso con Alitalia". 

L'esperto di Toninelli verso le dimissioni

l consulente del ministro Toninelli potrebbe dimettersi. E' lo stesso Gaetano Francesco Intrieri, 53 anni, di Messina, a dirlo al Corriere della Sera: "Sto pensando di dimettermi, per tornare a essere una persona normale". Da due mesi Intrieri collabora come esperto della Struttura di missione (50 mila euro lordi il suo compenso) con il ministro M5S. "Ma io non sono un attivista del Movimento, sono solo un tecnico e sto lavorando per il Paese, al di là delle ideologie. Io sono il guru dell'aviazione e invece mi stanno trattando da delinquente", dice ancora Intrieri, finito nel mirino dopo le rivelazioni apparse sulla Verità riguardo a una sua condanna definitiva nel 2017 per bancarotta fraudolenta, legata alle vicende della compagnia aerea Gandalf.

"Mi trattano come un delinquente e io invece - afferma Intrieri - sono forse uno dei manager che lavora di più nel mondo dell`aviazione, ho lavorato per decine di compagnie, due anni fa scoprii che Alitalia era tecnicamente fallita e lo scrissi pubblicamente, poi dopo 6 mesi è fallita davvero. Per questo mi attaccano. I dipendenti Alitalia sui social sono tutti con me, migliaia di persone vorrebbero che io andassi a lavorare per l`azienda".

Forza Italia: "Paradossale"

"E' paradossale che una azienda con tanti problemi come le Fs si renda disponibile ad entrare in Alitalia". Lo dichiara il deputato Maurizio Carrara, responsabile Industria di Forza Italia alla Camera.

"Sono decenni - continua Carrara - che le Fs costringono gli italiani a viaggiare su treni vecchi e malandati perché mancano soldi e oggi i vertici Fs decidono di investire altrove infischiandosene delle esigenze degli utenti. La sciagurata proposta di Toninelli è un ulteriore aiuto di Stato che danneggia sia le Fs sia l'Alitalia. Le Fs non potrebbe più investire sul proprio business facendo arretrare il sistema del trasporto in Italia e Alitalia proseguirebbe ad annaspare senza una seria strategia di lungo tempo. Già sul primo aiuto, il prestito ponte di 900 milioni di euro, sta indagando la commissaria europea alla concorrenza per evitare che i contribuenti italiani sostengano una società che non è in grado di sopravvivere. Ora, se la proposta Toninelli dovesse procedere, si impoverirebbero aziende importanti del panorama italiano senza che in prospettiva si possa realizzare il sogno di una competitiva compagnia aerea nazionale", conclude.

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