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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia Italia

Alitalia, 2mila esuberi e stipendi dimezzati: sindacati sulle barricate, sciopero il 5 aprile

"Misure dolorose ma necessarie" secondo l'amministratore delegato di Alitalia, Cramer Ball che punta a far tornare la compagnia in utile entro il 2019. Per questo è necessario un taglio del 51% del personale e ridiscutere il contratto collettivo

Il piano industriale Alitalia prevede 2.037 esuberi nel personale di terra tra contratti a tempo determinato e indeterminato: dopo l'illustrazione dei dettagli del piano di rilancio dell'ex compagnia di bandiera i sindacati hanno annunciato un nuovo sciopero il prossimo 5 aprile

Mentre già ad agosto scadranno i contratti di solidarietà per 400 dipendenti, l'aviolinea avrebbe chiesto una riduzione del 51% dell'organico. Inoltre lo stipendio degli assistenti di volo dovrebbe essere decurtato del 32% mentre quello dei piloti verrebbe ridotto dal 28% per gli addetti al medio raggio, al 22% per chi è impiegato sul lungo raggio.

Alitalia: "In utile entro la fine del 2019". Secondo la compagnia il piano industriale presentato oggi aumenterà i ricavi riducendo anche i costi per quasi 1 miliardo di euro. Nella flotta saranno inoltre immessi sei nuovi aeromobili di lungo raggio tra il 2019 e il 2021 che si aggiungeranno ai due già previsti nel 2017 e nel 2018. La Compagnia prevede inoltre di potenziare il lungo raggio con l'apertura di 10 nuove rotte tra il 2017 e il 2021 e di assumere fino a 500 nuove persone fra piloti ed assistenti di volo dal 2019. 

Un nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Per la compagnia che oggi ha presentato ai sindacati e al personale della Compagnia i dettagli del piano industriale 2017-2021 approvato dal Consiglio di Amministrazione, è necessario rendere la struttura dei costi di Alitalia più competitiva riducendo l'organico fino a 2.000 posti di lavoro, relativi a contratti a tempo indeterminato e determinato: una riduzione del 51% del personale degli uffici e del 20% per il personale operativo (non di volo). La compagnia aerea impiega attualmente 12.500 persone in Italia e all'estero.

"Le misure relative al personale sono dolorose, ma necessarie - ha detto l'amministratore delegato di Alitalia, Cramer Ball - per stabilizzare la situazione finanziaria della Compagnia e a garantirne la sostenibilità di lungo termine. Questi cambiamenti sono essenziali se vogliamo competere in modo efficiente in un mercato del trasporto aereo europeo che è caratterizzato da una spietata concorrenza" .

"Insieme ai sindacati e con il sostegno del governo italiano, lavoreremo, comeè giusto e doveroso che sia, per cercare il modo per ridurre il piu' possibile l'impatto sociale del piano sul personale coinvolto", ha aggiunge Ball. E proprio con il Governo ci sarà un confronto già lunedì. Alitalia e i sindacati dei trasporti Cgil, Cisl, Uil e Ugl si incontreranno al ministero dello Sviluppo Economico alle 16.30 alla presenza del titolare del dicastero, Carlo Calenda, del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti e del ministro dei Trasporti Graziano Delrio.

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