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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Almaviva, licenziamenti illegittimi: reintegro per 153 dipendenti

Il giudice del Lavoro di Roma ha ritenuto illegittima la condotta dell'azienda: condannata al reintegro immediato dei lavoratori e al pagamento degli stipendi maturati nel periodo di licenziamento

Il giudice del Lavoro di Roma ha ritenuto illegittimi i licenziamenti di Almaviva e ha condannato la società al reintegro dei lavoratori e al pagamento di un risarcimento danni, comprensivo di interessi e pari agli stipendi maturati dal giorno del licenziamento fino a quello del reintegro. 

La sentenza riguarda i 153 lavoratori di Almaviva  che avevano presentato ricorso, mentre il 15 dicembre è attesa un'altra decisione del tribunale, che riguarda altri 90 dipendenti. 

Ecco quanto ha scritto il giudice del lavoro di Roma Umberto Buonassisi, nell'ordinanza su Almaviva:

“La scelta di Almaviva, che ha complessivamente licenziato 1.666 persone nello stabilimento di Roma, si risolve in una vera e propria illegittima discriminazione: chi non accetta di vedersi abbattere la retribuzione (a parità di orario e di mansioni) e lo stesso tfr, in spregio alle norme del codice civile e costituzionali ancora vigenti, viene licenziato e chi accetta viene invece salvato"

La risposta dell'azienda 

Almaviva, preso atto della sentenza, ha reso noto che “mantenendo ferma la convinzione del proprio corretto operato, darà ovviamente attuazione all'ordinanza - riammettendo i lavoratori presso le sedi disponibili, tenendo conto che il sito operativo di Roma è chiuso - ma la impugnerà immediatamente, al fine di revocarne gli effetti in tempi brevi”. Nella nota l'azienda ha anche precisato che 9 giudici su 10 hanno giudicato “legittima” la condotta aziendale.

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