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Martedì, 23 Aprile 2024
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Peggio del previsto: Amazon ne licenzia 18mila

È il più grande piano di tagli nel settore tech negli Stati uniti negli ultimi tempi e la riduzione più drastica di personale nella storia del colosso di Seattle: cosa sta succedendo

Peggio delle peggiori previsioni. Saranno 18mila i dipendenti Amazon che saranno licenziati dal colosso, molto più di quanto precedentemente stimato, cioè un taglio di 10mila posti di lavoro. A confermalo è stato il gruppo stesso, dopo le rivelazioni del Wall Street Journal, che aveva parlato di 17mila esuberi. In un messaggio sul sito web del gruppo, il ceo Andy Jassy ha dichiarato che il gruppo "prevede di tagliare poco più di 18mila posti di lavoro", anche in Europa, complessivamente, tra i licenziamenti fatti a novembre e quelli oggi dietro l'angolo. Si tratta del più grande piano di tagli nel settore tech negli Stati uniti negli ultimi tempi e la riduzione più drastica di personale nella storia dell'azienda di Seattle. I tagli di posti di lavoro ammontano a circa il 6% della forza lavoro aziendale di circa 300mila persone.

Amazon ha assunto con forza durante la pandemia per far fronte all'esplosione della domanda di prodotti a domicilio, quasi raddoppiando il suo personale globale tra l'inizio del 2020 e l'inizio del 2022. Ma l'azienda ha visto il suo utile netto diminuire del 9% su base annua nel terzo trimestre. E per l'ultimo trimestre le previsioni di crescita si attestano tra il 2% e l'8% annuo, un dato sotto le attese per il gruppo. Tra le motivazioni addotte dal "capo" di Amazon per giustificare i licenziamenti "l'economia incerta" e il fatto che il gigante della vendita al dettaglio ha "assunto rapidamente negli ultimi anni". 

Da aprile a settembre il colosso ha ridotto il numero di dipendenti di quasi 80mila unità, riducendo soprattutto il personale a ore attraverso un elevato tasso di licenziamento. Ironia della sorte, solo pochi mesi fa il gigante dell'e-commerce ha però più che raddoppiato il tetto massimo dei compensi per i suoi lavoratori del settore tecnologico, nel tentativo di trattenerli in un mercato del lavoro diventato più competitivo. Amazon negli ultimi tempi ha anche rimodulato una serie di iniziative, tra cui Amazon Care, il suo servizio di assistenza sanitaria, Scout, l'avveniristico robot per la consegna a domicilio delle bibite, progetto che secondo Bloomberg impiegava 400 persone, e Fabric, una filiale che ha venduto articoli per il cucito per tre decenni.

I nuovi modelli di business e la precarietà del'economia hanno provocato licenziamenti in tutto il settore tecnologico. Molte le aziende tecnologiche che hanno licenziato negli ultimi mesi. "Stiamo lavorando per supportare coloro che sono colpiti dai tagli e stiamo fornendo pacchetti che includono un'indennità, prestazioni di assicurazione sanitaria transitoria e supporto esterno per l'inserimento lavorativo", ha dichiarato Jassy ​​in un messaggio allo staff. Non ha specificato in che paesi si trovino i dipendenti interessati dai prossimi licenziamenti, ma ha affermato che l'azienda comunicherà con le organizzazioni che rappresentano i dipendenti, "ove possibile in Europa". Jassy ha anche affermato che "la maggior parte" dei tagli riguarderebbe Amazon Stores, senza però entrare nei dettagli.

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