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Sabato, 20 Aprile 2024
I casi si moltiplicano

Assalti ai supermercati e distributori: è psicosi 

Da nord a sud, si moltiplicano i casi di utenti in fila per fare scorta di viveri o carburante

L’aumento delle materie prima e lo spettro di scioperi e grandi stop allo scambio di prodotti sul mercato, sono alla base di casi di psicosi tra la popolazione che si sta diffondendo in diverse zone del Paese, dove si registrano veri assalti ai supermercati o alle pompe di benzina. Gli ultimi casi si registrano nel napoletano, dove i supermercati sono stati presi d’assalto. A preoccupare più di tutti sono gli annunci di degli stop degli autotrasportatori, con l’arrivo di eventuali scioperi. Notizie comunque da verificare sempre con fonti ufficiali perché, come già successo in Sardegna, altrimenti si rischia il panico per un nulla di concreto. Poi c’è l’incubo che la guerra in Ucraina possa porre limitazioni all'arrivo di alcuni prodotti, con il conseguente aumento dei prezzi.

Fatti concreti che possono alimentare i timori ci sono. Ad esempio la mancanza di alcuni beni. Tra quelli più difficili da trovare rispetto al passato c’è il pellet, necessario per alimentare stufe e caldaie e una parte di questo arriva dai Paesi dell’Est. Situazione simile per l'olio di semi. Anche in questo caso, l'Ucraina è uno dei maggiori fornitori per l'olio di semi di girasole che troviamo nei nostri supermercati. Molte catene di supermercati hanno imposto un limite per l'acquisto di questo prodotto, fissando un tetto di due bottiglie a persona. Un esempio arriva da Como, dove Esselunga, Lidl e Eurospin hanno posto un limite.

Sono però le stesse catene ad assicurare i cittadini, specificando come, ad oggi, problemi di scorte non ce ne siano. Rassicurazioni che possono aiutare a fare chiarezza, m se i prezzi dei generi di prima necessità continuano ad aumentare, sarà difficile convincere le persone che non ci sia alcuna urgenza. Sarà dura soprattutto se si parla di carburante, dove basta passare davanti ad una pompa di benzina per rendersi contro di come ci sia qualcosa di anomalo. Anche oggi lo stesso ministro alla transizione ecologica Cingolani, riferendosi all’aumento dei prezzi carburante, ha parlato di “grande truffa”.

In Calabria e Puglia sono molte quelle che hanno esposto cartelli con "carburante esaurito", ma anche in questo caso le segnalazioni riguardano tutta Italia. Lunghe file oggi alla stazione di servizio Enercoop di Foggia, dove le pompe di benzina sono state prese d’assalto alla notizia dell’invasione dell’Ucraina, che ha fatto scattare l'allarme più della minaccia di scioperi e del blocco degli autotrasportatori. In Sardegna oltre tremila chilogrammi di pasta sono stati venduti in meno di otto ore nei due punti vendita Conad di Alghero (Sassari).

C’è da capire come cambieranno le cose con lo sciopero degli autotrasportatori. Preoccupazione è stata espressa, invece, dal Codacons: "Il blocco dell'autotrasporto avrà effetti diretti sulla collettività, sospendendo i rifornimenti di beni nel settore del commercio e portando ad una impennata dei listini al dettaglio nei negozi e nei supermercati. Una conseguenza inevitabile, considerato che l'85% della merce venduta in Italia viaggia su gomma, e un ulteriore danno per i consumatori, stremati al pari delle imprese dal caro-carburante”.

Assoutenti sulla benzina chiede l’intervento del governo“Già nei giorni scorsi Assoutenti aveva denunciato la presenza di possibili speculazioni sui prezzi di benzina e gasolio tese a far salire in modo ingiustificato i prezzi alla pompa – spiega il presidente Furio Truzzi – Oggi il Ministro conferma i nostri sospetti, e pertanto è necessario un decreto urgente da parte del Governo che introduca misure contro i fenomeni speculativi sui carburanti anche attraverso un coordinamento tra Guardia di Finanza, forze dell’ordine ed enti locali, prevedendo l’arresto e il carcere per chi commette illeciti sui prezzi di beni di prima necessità come i carburanti. Decreto che deve necessariamente prevedere la sterilizzazione dell’Iva sui carburanti e un taglio delle accise, per calmierare non solo i listini alla pompa, ma anche i prezzi dei prodotti trasportati”.

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