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Sabato, 20 Aprile 2024
Cosa cambia

Assegno inclusione, c'è una grossa novità sul lavoro "da accettare per forza"

La novità contenuta in un emendamento al decreto Lavoro: i beneficiari della "nuovo" Reddito di cittadinanza con figli under 14 saranno obbligati ad accettare un'offerta soltanto se il luogo di lavoro dista meno di 80 km dal domicilio ed è raggiungibile in due ore con i trasporti pubblici

Cambia ancora l'Assegno di inclusione, la misura introdotta dal governo Meloni per prendere il posto del reddito di cittadinanza. La novità, contenuta in un emendamento al decreto Lavoro, riguarda i vincoli per i beneficiari e la platea per gli occupali. Con la modifica, il beneficiario dell'assegno di inclusione con figli under14 è tenuto ad accettare un'offerta a tempo indeterminato solo se entro gli 80 km o raggiungibile in 2 ore con i mezzi. Mentre il beneficiario "attivabile" al lavoro è tenuto ad accettare un'offerta di lavoro a tempo indeterminato senza limiti di distanza, per il nucleo con figli con meno di 14 anni, "anche qualora i genitori siano legalmente separati", l'offerta va accettata se il lavoro "non eccede" gli 80 chilometri da casa o "è raggiungibile" entro "120 minuti" con i mezzi pubblici.

Assegno di inclusione, cosa cambia

La novità è arrivata grazie ad un emendamento presentato da Giovanni Satta, deputato di Fratelli d'Italia: in poche parole, chi è idoneo a svolgere un lavoro è obbligato ad accettare un'offerta con un contratto a tempo determinato, anche in somministrazione, soltanto se il luogo di lavoro è a una distanza inferiore agli 80 chilometri ed è raggiungibile in due ore con i trasporti pubblici. L’Assegno di inclusione poi viene anche esteso anche alle persone in cura presso i servizi socio-sanitari (oltre ai componenti di nuclei familiari con disabilità, minori o con almeno sessant’anni di età), ed è previsto che la carta non possa essere utilizzata per spese come il gioco d'azzardo, le sigarette (elettroniche e non) o gli alcolici.

Nella prima versione del decreto approvato dal governo era già previsto il limite di 80 km dal domicilio del beneficiario al luogo di lavoro, con la novità approvata in commissione al Senato ha aggiunto un altro paletto: il luogo di lavoro deve essere raggiungibile in massimo 120 minuti con i mezzi di trasporto pubblico. Intanto, va avanti l'approvazione degli emendamenti, con l'esecutivo che punta a chiudere le votazioni entro la settimana, così da far approdare il provvedimento in Aula tra il 13 e il 14 giugno.

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