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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Rimborsi più veloci ai contribuenti: arriva l'assegno dalle Poste, a chi spetta

Ernesto Maria Ruffini, direttore dell'Agenzia delle Entrate: "I contribuenti che non comunicano all'amministrazione finanziaria il loro codice Iban si vedranno recapitare in pochi giorni per via raccomandata un assegno emesso dalle Poste"

Rimborsi più veloci ai contribuenti: il Fisco prova a migliorare modalità e tempistiche così. "Nonostante il miglioramento degli standard rispetto al passato, dobbiamo cercare di ridurre ancora i tempi soprattutto in questo periodo e, in tal senso, sono state diramate istruzioni alle strutture territoriali affinché la capacità operativa e le risorse umane siano particolarmente impegnate sul fronte dei rimborsi" ai contribuenti. Lo dice Ernesto Maria Ruffini, direttore dell'Agenzia delle Entrate, al 'Sole24Ore'.

"Per i rimborsi Iva siamo passati, in meno di un decennio, da un tempo medio di attesa di circa sei mesi/un anno, all'erogazione del dovuto in circa 90 giorni dalla domanda di rimborso. Quanto invece ai rimborsi delle imposte dirette - ricorda Ruffini - da quest'anno in applicazione del decreto ministeriale del Mef del 22 novembre 2019, i contribuenti che non comunicano all'amministrazione finanziaria il loro codice Iban si vedranno recapitare in pochi giorni per via raccomandata un assegno emesso dalle Poste, decorso il periodo necessario per il controllo automatizzato della dichiarazione dei redditi. Sparisce, quindi, il rimborso tramite il tradizionale vaglia, che comportava una attesa più lunga", dice ancora Ruffini al principale quotidiano economico italiano.

L'ampliamento dello strumento del contraddittorio preventivo, che dal primo luglio sarà obbligatorio in alcune situazioni, è un'altra importante novità, e Ruffini spiega: "Spetterà al legislatore deciderlo. Come Agenzia applicheremo questa importante novità, anche oltre il perimetro delimitato dall'obbligo di legge, come strumento partecipativo per arrivare alla corretta individuazione dell'imposta". Mentre riguardo il rinvio delle notifiche degli accertamenti, l'Agenzia potrà provare che l'atto è stato emesso entro l'anno "attenendosi semplicemente al dato normativo" in quanto nel dl Rilancio è previsto "che l'emissione dell'atto sarà provata anche dalla data di lavorazione risultante dai sistemi informativi dell'Agenzia, compresi i sistemi di gestione documentale. In particolare, gli uffici possono già utilizzare specifiche funzionalità degli applicativi informatici che permettono di predisporre e firmare elettronicamente gli atti e poi di protocollarli".

Il contribuente che ha versato le imposte in misura maggiore a quanto dovuto ha diritto a essere rimborsato. A seconda dei casi, i rimborsi possono essere richiesti con la dichiarazione dei redditi o con specifica domanda. Per i rimborsi di imposte risultanti dalle dichiarazioni le informazioni sono sempre disponibili con queste modalità:

  • via internet, attraverso il servizio "Cassetto fiscale" (chi possiede il codice Pin può consultare i dati dei rimborsi predisposti per il pagamento direttamente dal proprio “Cassetto fiscale”, disponibile sul sito dei servizi telematici dell’Agenzia
  • per telefono al numero 800.90.96.96 e presso gli uffici dell’Agenzia.

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