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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Assegno di ricollocazione, si parte: fino a 5.000 euro per chi non ha un lavoro

Da oggi, 28 maggio, l'assegno di ricollocazione può essere richiesto anche rivolgendosi agli istituti di Patronato convenzionati con l'Anpal. Ecco tutte le informazioni

L'assegno di ricollocazione entra in piena operabilità. A partire da oggi, infatti, può essere richiesto anche rivolgendosi agli istituti di Patronato convenzionati con l'Anpal (Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro). Si tratta del principale strumento delle politiche attive del lavoro, la cui messa a regime si è avuta il 14 maggio scorso.

E' il ministro del lavoro uscente, Giuliano Poletti, ad annunciare così il completamento dell'intero sistema di procedure per l'avvio dell'assegno di ricollocazione. ''Sono davvero soddisfatto", commenta ribadendo come l'assegno di ricollocazione sia lo "strumento essenziale per dare concreta attuazione alle politiche attive e aiutare le persone a trovare un lavoro". "Tutte le nostre politiche sono state finalizzate a questo obiettivo, non ad offrire un sostegno assistenzialistico'', aggiunge. Soddisfatto anche il presidente dell'ANPAL Maurizio Del Conte. ''In questo modo si completano le misure previste dal Jobs Act. Si raccolgono quindi i frutti del lavoro svolto nel corso dell'ultimo anno e mezzo, vale a dire dalla nascita dell'Agenzia ad oggi, un lavoro pioneristico per molti aspetti, che abbiamo portato avanti insieme al Ministero del Lavoro e in forte sinergia con le Regioni''.

Assegno di ricollocazione: a chi spetta, gli importi

L'assegno di ricollocazione è lo strumento con cui i disoccupati si ricollocano nel mondo del lavoro e può essere richiesto dai beneficiari di NASpI da almeno 4 mesi. La somma di denaro messa a disposizione può essere utilizzata presso un Centro per l'Impiego o un'Agenzia per il lavoro accreditata, che assegnerà un tutor al disoccupato, per essere affiancato in un programma personalizzato di ricerca intensiva di un nuovo impiego.

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L'importo dell'assegno, da un minimo di 250 euro ad un massimo di 5.000 euro a seconda del tipo di contratto e del grado di difficoltà per ricollocare il disoccupato, viene riconosciuto all'ente che fornisce il servizio di assistenza alla ricollocazione, solo se la persona titolare dell'assegno trova lavoro.

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