"Assegno unico non più legato all'Isee"
Il ministro della Famiglia, Eugenia Roccella, punta a rendere universale l'aiuto. A cosa lavora il governo e cosa può cambiare già nei prossimi mesi con l'approvazione della legge di bilancio
Non fare più dipendere l'importo dell'assegno unico dall'Isee (la certificazione della condizione economica del nucleo familiare, ndr). È questo ciò a cui punta il governo anche se, è bene dirlo, non sarà possibile nell'immediato. A tracciare un quadro dei provvedimenti all'orizzonte è il ministro della Famiglia Eugenia Roccella.
"Sull'assegno unico, oltre agli incrementi già previsti - spiega in un'intervista al Messaggero - vorremmo dare se possibile fin da subito un ulteriore segnale di attenzione alle famiglie numerose, quelle con quattro figli e più, cosa che ovviamente dipenderà dalle verifiche di bilancio in Parlamento. In una prima fase transitoria si tratterà di rivedere alcuni criteri, soprattutto in ambito patrimoniale, per renderli più aderenti ai reali fabbisogni delle famiglie. Ma l'obiettivo di più ampia portata è sganciare la determinazione dell'assegno universale dall'Isee, farlo diventare uno strumento davvero universalistico".
Quello di avere un assegno non correlato all'Isee è quindi, a oggi, solo un proposito. Ci sono invece una serie di interventi che sono già messi nero su bianco e fanno parte della legge di bilancio varata da governo e che a fine mese arriverà in Aula per la discussione. I provvedimenti per la famiglia e per natalità valgono quasi un miliardo e mezzo di euro.
La legge di bilancio interviene già adesso sull'assegno unico. Nel testo è stata inserita una maggiorazione del 50% sull'importo dell'assegno per il primo anno di vita del bambino per tutte le famiglie indipendentemente dal reddito. Viene previsto un ulteriore aumento del 50% per le famiglie composte da 3 o più figli fino al terzo anno di ciascun figlio. Quest'ultima misura però vale solo per le famiglie con Isee non superiore a 40mila euro.
Ciò significa che l'importo minimo dovrebbe essere aumentato di 25 euro passando da 50 euro a 75 euro, mentre quello massimo dovrebbe attestarsi a 262,5 euro, con un aumento di 87,5 euro. Non è tutto perché vanno messi in conto anche gli adeguamenti al costo della vita previsti dal decreto legislativo n. 230 del 29 dicembre 2021. Come altre prestazioni Inps, l'assegno unico è infatti correlato all'andamento dell'inflazione (le pensioni sono infatti state rivalutate, ndr). Quindi l'importo dell'assegno unico potrebbe aumentare ancora. Diventa invece strutturale l'assegno per i disabili.
Assegno unico ma non solo. Nella legge di bilancio si parla di congedo parentale. Ora retribuito al 30%, viene allargato. Si introduce un mese di congedo in più (facoltativo) retribuito all'80% utilizzabile fino al sesto anno di vita del bambino.
L'Iva sui prodotti per la prima infanzia viene poi portata al cinque per cento. e viene istituito un fondo di 500 milioni di euro destinato alla realizzazione di una “Carta Risparmio Spesa” per redditi bassi fino a 15mila gestita dai Comuni e volta all’acquisto di beni di prima necessità.
Nella manovra economica c'è la proroga per il 2023 delle agevolazioni per l'acquisto della prima casa per i giovani under 36. Si prevede la garanzia dello Stato sul mutuo ipotecario e la cancellazione delle imposte per la transazione immobiliare.
La legge di bilancio, è bene ribadirlo, deve ancora essere discussa in Parlamento ed è quindi possibile che siano apportate modifiche a quanto deciso finora. Per il ministro Roccella il pacchetto famiglia è però "un inizio significativo. Con tempi e vincoli di spesa strettissimi, abbiamo messo in campo una cifra consistente e soprattutto provvedimenti-ponte che superano la logica dei bonus e preludono a riforme strutturali. L'impegno aumenterà ulteriormente. Con una strategia ben precisa: rimuovere gli ostacoli che limitano la realizzazione del desiderio di fare figli, promuovendo una nuova considerazione della famiglia in tutti gli ambiti dell'azione di governo".