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Giovedì, 18 Aprile 2024
Importi "variabili"

Assegno unico, quando può essere inferiore alle attese

In assenza di redditi cospicui e medio-alti, ma con un ISEE elevato, l'importo potrebbe essere più contenuto: le stime della Fondazione Consulenti del lavoro

A partire da marzo l'Inps inizierà ad erogare l'assegno unico universale, il sostegno economico per le famiglie con figli a carico, che sarà di 175 euro mensili per famiglie con ISEE pari o inferiore a 15mila euro a scendere progressivamente fino a. 50 euro mensili per famiglie con ISEE superiore a 40mila euro. Ma nella combinazione tra redditi e ISEE è possibile che alcune famiglie ricevano un importo inferiore alle previsioni. 

Quando l'assegno può essere inferiore alle attese

A spiegare questo caso Fondazione studi dei consulenti del lavoro Roma: in assenza di redditi cospicui ma con un ISEE elevato, il valore dell'assegno unico universale potrebbe essere inferiore rispetto alle attese. L'ammontare dell'assegno, sottolineano i consulenti del lavoro, è modulato non solo sulla base della condizione economica del nucleo familiare, individuata attraverso l'Isee, tenendo conto dell'età dei figli a carico, ma anche sulla situazione patrimoniale che non necessariamente inquadra la ricchezza di una famiglia. Si pensi, ad esempio, agli immobili ricevuti in eredità a fronte dei quali, spesso, le famiglie devono sostenere dei costi senza trarre alcun beneficio economico.

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Invece, in presenza di redditi da lavoro 'medio-alti', ma non 'cospicui' e di un Isee superiore a 40.000 euro, l'erogazione di un assegno unico con valore fisso di 50 euro determinerà, per i beneficiari, un sostegno economico decisamente inferiore rispetto a quanto percepito in precedenza. Con una perdita possibile annua fino a 946 euro rispetto alla situazione precedente con due redditi da lavoro di padre e madre rispettivamente di 35mila e 18mila euro, coniugati e con due fili maggiori di 3 anni, e un Isee superiore a 40mila euro. 

Assegno "contenuto" per le famiglie con disabile grave

Sempre secondo le stime della Fondazione consulenti del lavoro, il beneficio annuo sarà a dir poco "contenuto" (circa 284,76 euro) con l'arrivo dell'assegno unico universale dal 1° marzo, per un nucleo familiare con un figlio con disabilità grave, un solo reddito da lavoro e un Isee inferiore a 25.000 euro (considerato Isee rappresentativo).

Cosa succede senza ISEE ma con redditi elevati

Con il nuovo assegno unico universale, in assenza di Isee e con redditi elevati, che in precedenza non determinavano alcun sostegno, si ha accesso a un contributo base che garantisce un'entrata mensile costante, in ossequio al concetto di universalità introdotto con questo istituto. Fino ad arrivare a un beneficio stimato annuo di 732 euro con due redditi da lavoro per padre e madre rispettivamente di 110mila e 55.800 euro e in assenza di Isee, coniugati e con due figli maggiori di 3 anni.

Cosa succede a parità di reddito

A parità di situazioni reddituali e familiari un Isee più basso rende vantaggioso il passaggio all'assegno unico universale, con 1.383,48 euro annui in più per una famiglia con due redditi di padre e madre rispettivamente di 31.350 euro e 19.800 euro, coniugati e con due figli maggiori di 3 anni, e un Isee stimato di 23.850. Un Isee più alto (condizionato ad esempio dalla presenza di immobili di proprietà) determina un peggioramento rilevante della situazione rispetto al passato, con ad esempio una perdita annua di 788,52 euro per una famiglia con la medesima situazione reddituale ma un Isee di 38.500.

Il beneficio per le mamme single

Un beneficio stimato annuo di 1.092,44 euro con l'arrivo dell'assegno unico universale per le madri single, minori di 21 anni, con un figlio minore di 3 anni, un reddito da lavoro dipendente da 28.300 euro e un Isee da 11.950 euro.

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