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Giovedì, 25 Aprile 2024
I dettagli

Assegno unico anche ai nonni e agli stranieri con protezione internazionale

Pubblicata una circolare Inps che fornisce ulteriori chiarimenti sui requisiti, maggiorazioni, modalità di presentazione e riscossione dell'assegno unico

Dopo aver detto quasi tutto sull'assegno unico, si va nel dettaglio. L'Inps ha pubblicato una circolare con all'interno tutte le istruzioni dettagliate sul sostegno economico per le famiglie con figli a carico. Sappiamo già che l'assegno universale sarà di 175 euro mensili per le famiglie con Isee pari o inferiore a 15mila euro e che il contributo andrà a scalare progressivamente fino a 50 euro mensili per le famiglie con indicatore Isee superiore a 40mila euro. La misura prenderà ufficialmente il via con le erogazioni a marzo 2022, anche se è già possibile presentare domanda all'Inps. Tutto questo è ormai noto da tempo, ma ci sono alcuni dettagli che non erano ancora stati svelati. Vediamo quali. 

L'assegno unico spiegato dalla ministra Bonetti

Tutti i beneficiari dell'assegno unico: chiarimenti Inps

A beneficiare dell'assegno unico saranno circa 7 milioni di famiglie italiane. Il sostegno economico, assegnato su domanda, verrà erogato alle famiglie con figli a carico, dal settimo mese di gravidanza fino al 21esimo anno di età (al ricorrere di determinate condizioni) mentre verrà assegnato senza limiti di età per i figli disabili. Secondo la circolare Inps n.23 del 9 febbraio 2022, l'assegno unico è erogato anche "a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale in presenza di figli a prescindere dalla condizione lavorativa". Spetta dunque anche ai nonni per i propri nipoti, ma unicamente in presenza di un formale provvedimento di affido o in ipotesi di collocamento o accasamento etero familiare. Precisazioni sono giunte anche sui figli maggiorenni, ossia per i ragazzi dai 18 ai 21 anni di età. Per loro, il diritto all'assegno è riconosciuto solo qualora il figlio sia iscritto:

  • alla scuola (sia pubblica che privata) di durata quinquennale (licei, istituti tecnici, istituti professionali), finalizzata al conseguimento di un diploma di scuola secondaria superiore;
  • a un percorso di Formazione Professionale Regionale (Centri di Formazione Professionale), a cui si accede dopo la scuola media e che normalmente ha una durata di 3 o 4 anni finalizzata a ottenere una Qualifica professionale ovvero, dopo il quarto anno, il Diploma professionale di tecnico;
  • a percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS), sia pubblici che privati, a cui normalmente si accede se in possesso di diploma di scuola superiore, aventi durata annuale e con cui si consegue una specializzazione professionale di 4° livello EQF;
  • a Istituti Tecnici Superiori (ITS), di durata biennale o triennale, cui normalmente si accede con il diploma di scuola secondaria, conseguendo al termine del percorso una qualifica di "Tecnico superiore" di 5º livello EQF;
  • a un corso di laurea riconosciuto dall’ordinamento.

Si ha diritto all'assegno unico anche nel caso in cui il ragazzo sia titolare di un contratto di apprendistato.

Assegno unico agli stranieri: si allarga la platea dei beneficiari 

Il richiedente l’assegno unico e universale, al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, deve congiuntamente essere in possesso di requisiti di cittadinanza, di residenza e di soggiorno. In particolare deve essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea. Hanno diritto al sostegno anche gli stranieri titolari di permesso unico di lavoro, i titolari di permesso di lungo periodo ed i titolari di permesso per ricerca. A questi sono stati aggiunti con la circolare Inps:

  • gli stranieri apolidi, rifugiati politici o titolari di protezione internazionale equiparati ai cittadini italiani;
  • i titolari di Carta blu, “lavoratori altamente qualificati”;
  • i lavoratori di Marocco, Algeria e Tunisia per i quali gli accordi euromediterranei tra l’Unione europea e tali Paesi prevedono il generale diritto alla parità di trattamento con i cittadini europei;
  • i lavoratori autonomi titolari di permesso di cui all’articolo 26 del T.U;
  • i familiari di cittadini dell'Ue titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero titolari di carta di soggiorno o carta di soggiorno permanente;
  • i familiari extra UE di cittadini stranieri che siano titolari di un permesso di soggiorno per ricongiungimento al familiare.

Colui che richiede la prestazione deve essere soggetto al pagamento dell'imposta sul reddito in Italia. Le novità introdotte con la circolare Inps riguardano anche il requisito della residenza biennale e i requisiti sostitutivi della stessa. In particolare, si precisa che il requisito sostitutivo, costituito dalla titolarità di un rapporto di lavoro di almeno 6 mesi, consente di percepire l’assegno per tutto l’anno di riferimento. In pratica, il richiedente privo della residenza biennale che formula domanda facendo valere l’esistenza di un rapporto di lavoro di 6 mesi, percepirà l’assegno fino al termine dell’anno di riferimento della domanda e non fino al cessare del rapporto di lavoro.

Gli importi dell'assegno unico: quanto spetta

La circolare Inps con requisiti, maggiorazioni, modalità di presentazione e riscossione dell'assegno, fornisce ulteriori chiarimenti anche sugli importi, sottolineando che la misura spetta anche in assenza di Isee sulla base dei dati autodichiarati nel modello di domanda. Ricordiamo che per ciascun figlio minorenne è previsto un importo pari a 175 euro mensili che spetta in misura piena per un Isee pari o inferiore a 15.000 euro e si riduce gradualmente, fino a raggiungere un valore pari a 50 euro con Isee pari o superiore a 40.000 euro. Per ciascun figlio maggiorenne, fino al compimento del ventunesimo anno di età, invece, è previsto un importo pari a 85 euro mensili in misura piena per un Isee pari o inferiore a 15mila euro. Tale importo si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 25 euro in corrispondenza di un Isee pari o superiore a 40mila euro. Previste poi delle maggiorazioni per i figli successivi al secondo ed i figli con disabilità, ma anche per le madri con età inferiore ai 21 anni e per genitori entrambi titolari di reddito da lavoro.

Assegno unico sul conto corrente da marzo: le tabelle con gli importi e le maggiorazioni

Come presentare domanda per l'assegno unico

La domanda di assegno unico e universale può essere già presentata attraverso i seguenti canali:

  • portale web dell’Istituto, utilizzando gli appositi servizi raggiungibili direttamente dalla home page del sito www.inps.it., se si è in possesso di SPID di Livello 2 o superiore, di una Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o di una Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
  • Contact Center Integrato, contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);
  • Istituti di Patronato, utilizzando i servizi offerti dagli stessi.

Chi presenta domanda entro il 30 giugno 2022 avrà diritto anche agli arretrati da marzo, chi non vuole allegare l'Isee riceverà il contributo minimo, mentre chi decide di consegnarlo in seguito otterrà il conguaglio in caso di una eventuale differenza rispetto alla cifra minima inizialmente erogata. 

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