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Giovedì, 18 Aprile 2024
Occhio alla scadenza

Assegno unico, tre giorni per fare domanda: come ricevere subito i soldi

A marzo parte il sussidio destinato alle famiglie con figli ma il tempo presentare la domanda entro la prima scadenza, e ottenere l'assegno a marzo, sta per finire. Niente paura però, ecco cosa succede per chi lo richiede in ritardo

Lunedì 28 febbraio 2022 scaterà la prima scadenza per presentare le domande per ottenere il nuovo assegno unico per i figli a carico, i genitori avranno quindi altri tre giorni a partire da oggi per inviare la richiesta.

Come ricevere subito l'assegno unico

Ma cosa succede alle richieste inviate dopo quella data? Chi riceve i soldi subito? Le risposte a queste due domande sono collegate tra loro. Intanto, niente paura: sarà possibile richiedere l'assegno unico anche dopo il 28 febbraio. La nuova misura partirà a marzo, con l'erogazione che dovrebbe avvenire concretamente nella seconda metà del mese: soltanto chi invierà la domanda entro il 28 febbraio potrà ottenere subito il sussidio.

Domanda in ritardo? Cosa cambia

La normativa prevede che l’assegno unico e universale venga pagato nel mese successivo a quello in cui è stata inoltrata richiesta all’Inps, con la possibilità di recuperare gli arretrati fino a marzo, purché la domanda venga presentata entro il 30 giugno. Per questo motivo presentare domanda dopo il 28 febbraio non è dunque un dramma in quanto le somme spettanti non vanno perse, ma va ricordato che a marzo scatta il taglio degli stipendi a causa della cancellazione degli assegni familiari e delle detrazioni per figli a carico. Una perdita che può essere compensata solamente dall’assegno unico.

La domanda: con e senza Isee

Però, se non si vuole rischiare di arrivare a marzo con dei soldi in meno rispetto a quelli preventivati, conviene inviare il prima possibile richiesta di assegno unico. Altrimenti per il primo pagamento bisognerà attendere almeno fino ad aprile, ricevendo comunque due mensilità (marzo compreso). La domanda si può presentare con e senza Isee, ma in quest’ultimo caso l’importo riconosciuto sarà quello minimo: 50 euro per i minorenni, 25 euro per i maggiorenni.

In alternativa è anche possibile presentare prima la richiesta di assegno unico e solo dopo l’Isee. A tal proposito, se l’Isee viene presentato prima del 30 giugno l’importo verrà ricalcolato con decorrenza da marzo, dunque la prestazione verrà conguagliata e spetteranno tutti gli arretrati.

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