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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Assicurazione auto, c'è un'ottima notizia (ma non per i contraenti più giovani)

I prezzi della Rc auto sono diminuiti, secondo quanto rilevato dall'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni. Ma in diverse aree del Paese si registrano ancora prezzi elevati, soprattutto per i giovani

Assicurazione auto, c'è un'ottima notizia: secondo le rilevazioni dell'Ivass - l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni - nella sua Relazione annuale sull''attività svolta, i prezzi della Rc auto nel 2019 sono infatti diminuiti del 2,7%. Non solo, perché negli ultimi sei anni la flessione complessiva è di circa il 22%. Nel confronto internazionale, il divario è passato da oltre duecento a novanta euro. Per le auto, il premio medio delle polizze ammonta a 404 euro e i sinistri sono il 6,4% delle polizze, con un costo medio pari a 4.186 euro. Per i ciclomotori e motocicli, il premio medio ammonta a 271 euro (+2% rispetto al 2018). I sinistri sono il 3,5% delle polizze, con un costo medio pari a 6.302 euro.

Rc auto, diminuiscono i prezzi ma i giovani sono (ancora) penalizzati

Non è tutto oro quel che luccica, però. Nonostante il calo della Rc auto, "in diverse aree del Paese l'offerta continua a registrare prezzi elevati, soprattutto per i contraenti più giovani", dice il presidente dell'istituto di vigilanza, Daniele Franco, nel corso delle sue considerazioni. L'Ivass, dice quindi Franco, "ritiene non più procrastinabile un riordino della normativa del settore" e l'autorità "è pronta a fornire il proprio contributo tecnico al fine di accrescere l'efficienza del mercato e promuovere una riduzione dei prezzi meglio distribuita, una migliore qualità dell'offerta e una maggiore tempestività dei risarcimenti. La tutela dei consumatori - conclude - si arricchirà di nuovi strumenti in grado di migliorarne l'efficacia".

L'Ivass chiede alle compagnie assicurative di "definire prodotti chiari in ciò che offrono e non offrono, scevri da eccessive complessità e non impoveriti da cavilli e clausole di esclusione". Secondo quanto spiega il presidente Franco, il quadro dell'Italia è "allarmante". Il Paese "è in ritardo, con solchi profondi che marcano divari geografici, di genere e di condizione socioeconomica" e in questo scenario "la pandemia ha portato all'attenzione i rischi della sottoassicurazione: l'emersione di bisogni diffusi di protezione - sostiene il presidente Ivass - deve essere rapidamente accompagnata da un'azione di educazione assicurativa che metta in grado i consumatori di valutare quali prodotti possano rispondere alle proprie specifiche necessità e quali operatori possano legittimamente fornirli".

Cosa fare? Il prossimo piano strategico dell'Ivass "darà spazio all'obiettivo di razionalizzare e semplificare gli adempimenti degli operatori del settore. Il settore assicurativo deve contribuire, oltre che ad attenuare l'impatto della crisi, a riportare l'economia su tassi di crescita più elevati", conclude Franco.

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