rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Ast, anche l'acciaio è in crisi: cassa integrazione per 1.200 operai (su 2.400)

Acciaierie Speciali Terni ha chiesto 13 settimane di ammortizzatori sociali per metà del personale impiegato. Regione Umbria ha convocato un tavolo con i rappresentanti sindacali per lunedì 9 settembre

La crisi era nell'aria, ma adesso è arrivata la tremenda conferma: Ast, Acciai Speciali Terni, ha chiesto la cassa integrazione per 1.200 dipendenti, per un “periodo presumibile” di 13 settimane, a partire dal 30 settembre. Un duro colpo per uno degli stabilimenti più grandi d'Italia (il secondo d e che, numeri alla mano, riguarda metà dei lavoratori. L'organico al momento conta 2.400 operai, che diventeranno 2.300 in base alle indicazioni del nuovo piano industriale. Al netto di queste cifre, presumibilmente fino a Natale metà fabbrica dovrà usufruire degli ammortizzatori sociali.

La drastica decisione deriva da una “contrazione del mercato” e dal “conseguente calo delle commesse di lavoro - spiegano i vertici di viale Brin nella lettera inviata a sindacati e Confindustria - registratosi ormai da qualche tempo e proveniente soprattutto dalla committenza abituale”. Esiste dunque una crisi di mercato che resiste anche agli “sforzi profusi per reperire nuove ed alternative occasioni”.

Cig per 1.200 operai Ast, la Regione Umbria: “Solidarietà ai lavoratori”

"Apprendo con stupore e sconcerto che Ast, a partire dal 30 settembre e per un periodo presumibile di 13 settimane, aprirà la procedura di cassa integrazione per una media settimanale di 1.200 dipendenti". Lo afferma il presidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli, che stamani ha espresso direttamente all'ad di Ast, Massimiliano Burelli, il suo "disappunto per le modalità, non proprio improntate alla correttezza dei rapporti istituzionali, con cui è stata appresa la notizia". "Al netto delle motivazioni addotte, che comunque determinano apprensione, le modalità con le quali si è proceduto - dice Paparelli -rischiano di produrre uno strappo, sia con le organizzazioni sindacali, che con le istituzioni, proprio in un momento di rinnovo del governo e nel quale, riteniamo, sarebbe invece opportuno ricercare tutte le sinergie possibili evitando lacerazioni e conflitti sociali".

E ancora. "È evidente che la responsabilità sociale di impresa si esercita, soprattutto nel caso delle 'Acciaierie' che hanno segnato e speriamo continuino a segnare il destino e lo sviluppo di un'intera comunità, anche attraverso una formale correttezza dei rapporti che, obiettivamente, riteniamo in questo caso essere venuta meno". "Voglio esprimere la solidarietà e vicinanza alle maestranze che, ancora una volta, sono chiamate a sacrifici", aggiunge. Con l'obiettivo di una valutazione comune dei fatti determinatesi e delle iniziative da assumere, il presidente Paparelli ha convocato per lunedì 9 settembre, alle ore 15,30, nella sede della giunta regionale di Palazzo Donini a Perugia, un tavolo con le organizzazioni sindacali.

Ast Terni, lo sciopero degli operai

Sciopero di 4 ore a fine turno nelle giornate di lunedì 9 e martedì 10 settembre, stop a ulteriori straordinari. Questa la battaglia annunciata dai sindacati delle Rsu dell'Ast dopo la notizia da parte dell'azienda di ridurre personale e orari di lavoro, a detta dei sindacati, senza motivo e senza informare i lavoratori. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ast, anche l'acciaio è in crisi: cassa integrazione per 1.200 operai (su 2.400)

Today è in caricamento