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Sabato, 20 Aprile 2024
Imposte

Ipotesi rincari su sigarette e cannabis: i dubbi della maggioranza

Il governo sta valutando un aumento delle accise sulle 'bionde' tradizionali e lo stop alla tassazione agevolata per chi vende prodotti legali a base di thc

Aumentare le accise sulle sigarette aiuterebbe di sicuro a far cassa, ma rischierebbe di spingere ancora di più l'inflazione. È questo il dubbio intorno a cui gli esponenti della maggioranza stanno ragionando nell'ambito delle misure da inserire nella manovra. L'ipotesi di un rincaro sulle "bionde" tradizionali è al vaglio di Palazzo Chigi, così come l'aumento dell'imposta sulla cannabis legale, che piace alla Lega. Ma resta più di una perplessità.

Innanzitutto, c'è l'inflazione, come dicevamo: le sigarette non sono certo un bene di prima necessità, ma è innegabile che il loro costo ha un peso nell'economia di tante famiglie italiane. Inoltre, il settore del tabacco è già chiamato a dare un contributo, dato che è previsto un aumento automatico del prelievo sui nuovi prodotti come il tabacco riscaldato, la cui accisa è passata al 30% nel gennaio 2021, al 35% nel 2022 e arriverà al 40% dal 1° gennaio 2023.

Meno dubbi sembrano esserci sulla tassazione dei negozi specializzati nella vendita di cannabis light, e cioè a contenuto ridotto di thc (sotto lo 0,5%). Al momento, per queste attività la tassazione è quella del regime forfettario per le neo partite iva: 5% per i primi 5 anni. Una delle possibilità che starebbe valutando il governo è alzare l’aliquota da subito al 15%.

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